Se avete bisogno di riconciliarvi col metal estremo, putrido, occulto e oscuro, il secondo full lenght dei tedeschi – proposti dalla Terror From Hell Records che può vantare nel catalogo anche formazioni del calibro di Necrodeath, Night Gaunt e Asphodelus - fa proprio al caso vostro. In questa occasione non c’è bisogno di scervellarsi per trovare definizioni di stile o catalogare queste quattro canzoni - due di quattordici minuti e due di ventitrè minuti - in qualche scatola particolare, perché gli Into Coffin non fanno altro che prendere il meglio che ci sia in circolazione in ambito death, black e doom e miscelarlo a loro piacimento. Fin dalla copertina, per poi passare alla produzione ed al cantato gutturale di G. e S., ‘Unconquered Abysses’ segna dei progressi evidenti rispetto all’esordio ‘Into A Pyramid Of Doom', uscito tre anni orsono e seguito da un mini album e un paio di split. ‘Unconquered Light Of Nothingness’ e ‘Catacombal Echoes From AB.ZU.’ trasmettono un reale senso di oppressione e decadenza, spingono a cimentarsi per la prima volta con l’occultismo ed offrono al rituale del caso una colonna sonora efferata e letale. I margini di crescita sono ancora significativi, soprattutto in sede live, ma gli Into Coffin ci hanno regalato un piccolo scrigno di malvagità che sarà divertente scardinare