La sensazione è che i finlandesi abbiano sempre saputo muoversi bene nell’industria musicale o che comunque si siano fatti da circondare da persone in grado di consigliarli nel migliore dei modi. Anche stavolta gli autori di ‘7th Symphony’ hanno messo a segno due mosse intelligenti. La prima è quella di pubblicare un lavoro interamente strumentale dopo diciassette anni di featuring. La seconda è di registrare una serie di singoli promozionali, il primo dei quali li ha visti duettare con i Sabaton, e mantenersi attivi anche su quel piano. Amati dai metallari ma allo stesso tempo capaci di incuriosire chi possiede un background classico con la loro energia travolgente, i tre violoncellisti, accompagnati dal batterista Mikko Sirén, hanno compreso che per mettersi nuovamente in gioco avrebbero dovuto compiere un passo indietro. Gli arrangiamenti toccano un pò tutte le fasi della loro carriera ed in scaletta si passa dalle melodie eteree di ‘Ashes Of The Modern Word’ all’aggressività di ‘En Route To Mayhem’ - il tour in omaggio a ‘Plays Metallica By Four Cellos’ è stato un successo ed Eicca Toppinen ha più volte manifestato il suo apprezzamento per i Gojira - e la tensione viene mantenuta elevata grazie a dinamiche robuste ed una sorprendente intensità esecutiva.