In poco piu’ di ventitré minuti, i milanesi condensano materiale risalente ad oltre vent’anni fa e sette nuovi pezzi che si immolano tra thrash, grindcore e death. Un impatto assurdo e live oriented ed una bellissima copertina, realizzata a penna da Davide Scianca come si faceva una volta per le musicassette di importazione, caratterizzano il primo approccio all’album che cresce di ascolto in ascolto e gode della buona registrazione di Federico Lino. Eric Vieni apre le danze con un paio di berci giganteschi, dà il meglio di sé in ‘Hellcore e ‘Let Me Show Your How I Kill’ e si destreggia pure alle tastiere; al suo fianco Max Maestrelli, chitarrista già attivo con Convinction e V-Anger, ed una sezione ritmica di acciaio formata da Marco Comini e Luca Cacciatore. Non male nemmeno gli ospiti: Diego Cavallotti (Lacuna Coil) regala un assolo a ‘Macabre Dance Of Death’, Lucy Catananti (Mechanical God Creation) canta in ‘Epilectic_Fit’ e ‘Urban Massacre’ mentre Sid (Node) e Enrico Giannone (Buffalo Grillz) prestano le loro ugole a ‘Obsession’ e ‘Bulletproof’.