Anticipato dai singoli ‘Poisonous Ivy’ e ‘Peaky Blinders’, inevitabile l’aggancio con la bellissima serie televisiva creata da Steven Knight, giunge nei negozi il debutto di un progetto che passa agilmente dal folk rock scandinavo alla psichedelia, dal pop francese al kraut di matrice tedesca. Un album intrigante e quattro musicisti – oltre alla leader spicca il talentuoso Julian Müller – che invitano l’ascoltatore in un universo tutto loro, ricco di colori e sfumature ambientali, sperimentazione e melodie soffuse. I sette minuti di ‘Texas Sun’ rappresentano l’apice di un processo compositivo che guarda molto agli anni ‘60 e ‘70 e che, per certi versi, mi ha portato alla mente i Kadavar ma anche l’approccio artigianale, tra pop e jazz, di ‘Garden Of Earthly Delights’ di Susanna & The Brotherhood Of Our Lady. Si tratta di realtà molto diverse tra loro eppure avvicinabili per visione e, di sicuro, quando ‘Suprafon’ volge al termine si ha la sensazione che il viaggio di Suzan Köcher e della sua band sia soltanto iniziato. Un acquisto obbligato per chi ha amato ‘Moon Bordeaux’, uscito due anni fa sempre per Unique Records.