Un tributo a The Toolbox Terrors del 1978, diretto da Dennis Donnelly e conosciuto nel nostro Paese come Lo Squartatore di Los Angeles, ed in generale alla “scena” slasher ma soprattutto una band capace di esprimere a livello tecnico e lirico una passione spropositata per il death più brutale. Così i liguri hanno dato alle stampe un altro capitolo della loro discografia puntando sulle caratteristiche vincenti di ‘Blind, Torture And Kill’ ed aggiustando il tiro sugli aspetti che andavano meno bene. Il cantato gutturale di Matteo Bordino e l’incedere percussivo compulsivo di Luca Bordino, ex Path Of Sorrow e Icethrone, rappresentano i punti di forza di un lavoro in studio che non presenta cali di tensione evidenti e che raggiunge i propri apici in corrispondenza di ‘Toolbox Terror’, ‘Maniac’ e ‘All I See Are Corpses’. Sarebbe curioso capire cosa succederebbe se l’album uscisse negli Stati Uniti o in ogni caso provenisse da un mercato consolidato per il metal estremo. Di sicuro i fan di Cannibal Corpse e Autopsy apprezzeranno.