In fase di intervista il compositore e produttore di origini russe, ma residente a Berlino da diversi anni, ha negato ogni parallelo tra ‘Sounds From Phantom Islands’ e ‘Tomorrow, In A Year’ dei The Knife, che era centrato sugli studi di Darwin. In questo caso si parla del fenomeno delle isole fantasma, sempre dal punto di vista antropologico ma con una critica di fondo nei confronti delle fonti di informazione autorevoli, e qualche similitudine in realtà si trova. In generale, sorprende l’approccio dell’ex Bergheim 34, conosciuto anche come Sad Rockets, che più di un musicista è un vero scultore e sound designer. Gli elaborati scritti per la mappa online ‘Phantom Islands - A Sonic Atlas’ dell’antropologa Stefanie Kiwi Menrath rappresentano un compendio intrigante all’album precedente, ‘Tristes Tropiques’, e nel complesso, se amate l’avanguardia elettronica, in pezzi come ‘Sunshower At Sandy Island’ e ‘Fonseca Winds (Lament)’ troverete spunti interessanti. Non so quale possa essere il mercato per materiale di questo tipo ma di sicuro non sfigura nel ricco catalogo di Morr Music.