Lasciate perdere il lotto di ospiti che anche stavolta impreziosiscono l’album – gente mica da ridere come Doogie White, Graham Bonnet, Gary Barden e Robin McAuley – perché influiscono sicuramente sulla bontà del lavoro ma ben poco sul giudizio globale che invece risente tantissimo dell’esperienza e del talento di uno dei più grandi chitarristi rock di sempre. Quando si parla di Michael Schenker si parla degli Scorpions, degli UFO e dei MSG! Quando si parla di lui è inevitabile scorrere la storia della musica che più amiamo e quando personaggi di tale spessore si muovono sbagliano molto raramente. Dopo l’ottimo riscontro ottenuto da ‘Resurrection’, la strepitosa ‘Sleeping With The Lights On’ brilla in una scaletta nella quale melodia e potenza vengono bilanciate alla perfezione. A partire da ‘Rock Steady’ vi troverete al cospetto di una serie di pezzi heavy ma allo stesso tempo radiofonici e facili da memorizzare, alcuni dei quali già dei potenziali classici dal vivo. Così come la copertina dell’opera prima si rifaceva all’Ultima cena di Leonardo Da Vinci, in questo caso l’artwork è ispirato, decidete voi se polemicamente o meno, alla Crocifissione di Gesù e, senza scomodare la Chiesa o chissà quale organizzazione religiosa, appare palese il contrasto tra un’immagine provocatoria ed un approccio compositivo di stampo classico. Una formula che funziona e che metterà in imbarazzo una moltitudine di band giovani e label alla ricerca della nuova rivelazione del momento. Questa è la vera rivelazione signori.