La storia del punk! Non ci sono altri modi per descrivere una band che, come sottolineato da Brett Gurewitz in fase di promozione, ha sempre rappresentato i valori dell’illuminismo. Oggi questi valori di verità, libertà, uguaglianza, tolleranza e scienza sono in serio pericolo e quest’album è la risposta! Anche stavolta il chitarrista, proprietario della Epitaph, alterna le sue parti con Brian Baker ed il fondatore Greg Graffin, non solo grande frontman ma anche professore universitario, regala testi di critica sociale e politica che valgono di più di buona parte degli approfondimenti dei quotidiani (‘The Approach’ e ‘Candidate’). Non siamo ai livelli di ‘No Control’ e ‘Recipe For Hate’ ma a quelli di ‘Maps Of Hell’ sì, in scaletta non troverete nessun filler e la produzione, a cui ha contribuito Carlos De La Garza (Jimmy Eat World, Cherry Glazerr), sembra appartenere ad una formazione al primo o secondo album e non certo con una discografia immensa alle spalle. All’inizio sono stati posti tre singoli al fulmicotone come ‘Chaos From Within’, ‘My Sanity’ e ‘Do The Paranoid Style’. Sette minuti scarsi che sarebbero sufficienti a consigliare l’acquisto dell’album. Da quel momento in poi tanto mestiere ma anche attitudine, potenza, ritornelli che funzionano, riff e stacchi ritmici in quantità. Un inno all’hardcore-punk di classe, moderno e ligio ai dettami del passato, controverso e cinico, potente e affidabile.