-Core
Fragmented Identity
Leere
Young And Cold Records
Pubblicato il 26/04/2019 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Kirschblüten
2. Viereck
3. Rebell
4. Moh
5. Baustelle
6. Erik Voltage
7. zerbrechlich
8. Tod
9. Gleisdreieck
Songs
1. Kirschblüten
2. Viereck
3. Rebell
4. Moh
5. Baustelle
6. Erik Voltage
7. zerbrechlich
8. Tod
9. Gleisdreieck

Ho letteralmente consumato ‘Rückschau’ dei Monowelt, in cui militava anche Marta Raya, e quando ho saputo che Daria Leere stava lavorando ad un progetto solista ho indagato la rete, scoprendo le tracce dell’EP e rimanendone folgorato. Da quelle registrazioni è nato quest’album che rappresenta un’evoluzione spaventosa per una musicista che ormai non può più essere trascurata al momento di addentrarsi negli intricanti meandri dell’industrial e della coldwave. I retaggi EBM ed in generale i legami con l’era gloriosa della Kassettentäter della Neue Deutsche Welle sono ancora presenti nella sfera compositiva dell’artista di origini russe ma le aperture melodiche non sono affatto vuote e deboli come potrebbe suggerire il nome del progetto ed al contrario tradiscono il desiderio di svelarsi al mondo ed ottenere un riconoscimento globale. Le sessioni in questione si sono svolte nel corso di circa due anni e l’album è stato mixato da Kieron Will e Daniel Hallhuber. ‘Rebell’ viene impreziosita dalla voce di Maria Alexander mentre in ‘Tod’ troviamo Pierre Derange. Il resto è opera di Daria Leere che ha saputo destreggiarsi tra impulsi minimali e cinematici, ritmiche dance, abbagli tipici della scena elettronica berlinese e sperimentazioni con synth analogici, distorsori ed effetti voce. ‘Viereck’ e ‘Moh’ sono due modi differenti e complementari di leggere la musica di Leere, interpretarla e farla propria. Al loro interno troviamo più idee e spunti che in decine di release della scuola tedesca. ‘Baustelle’ e ‘Erik Voltage’ non sembrano quasi appartenere alla medesima mente e la conclusiva ‘Gleisdreieck’ riassume quanto emerso in precedenza con il cinismo di chi si è rassegnato ad un’identità frammentata e di conseguenza ad un’esistenza travagliata. Le liriche, esoteriche e decadenti, sono state sviluppate in inglese, russo, tedesco e latino e ciò accresce il fervore multiculturale di una proposta che non si pone alcun limite spazio-temporale e dal vivo potrebbe assumere sembianze ancora più gigantesche. Un’ultima considerazione riguarda il magnifico vinile con cui avrete modo di avvicinarvi alla musica di Leere. Una vera gemma per collezionisti in un momento storico nel quale il formato è tornato di moda.

Leere
From Russia

Discography
Fragmented Identity - 2019