I greci sono promotori di un punk rock con influenze psichedeliche che nel corso degli anni è cresciuto di sostanza ed efficacia. Il layout grafico di ‘Zero Hits’ potrebbe ricordare vagamente i Turbonegro ed alcuni pezzi in scaletta si rifanno agli esordi della band e quindi al singolo ‘Shame Take My Brain/Ravening Trip’ ed all’EP ‘I Want To Fuck All The Girls In My School’. Non credo che Xanthos Papanikolaou e compagni siano riusciti nell’intento ma di sicuro questo nuovo album è il migliore in carriera, quello che può vantare una produzione più internazionale e competitiva e soprattutto un approccio lirico meno banale rispetto al passato. I fiati ska di ‘Void’ spezzano la tensione dopo le folgoranti ‘Bolt’ e ‘Prison’ e pure ‘Night Shift’, in bilico tra The Stooges e Kaiser Chiefs e tagliata in due da un sax, emerge in una scaletta divertente e priva di filler. Quella dei Bazooka è una “visione idiosincratica del rock 'n' roll, un punto di partenza per andare oltre, per essere in grado di alzare il volume al massimo anche se non si conosce la lingua". Adesso dovranno dimostrare anche dal vivo tutti questi progressi. Il consiglio è quello di trasferirsi in Scandinavia con la strumentazione analogica usata agli Electric Highway Studios, sotto la supervisione di John Vulgaris che suona anche la batteria, e fare fuoco e fiamme nei peggiori locali possibili.