Con gli oltre otto minuti di ‘Accept The Mystery’, gli australiani chiudono il loro secondo album, a distanza di nove anni dall’autoprodotto ‘Our Lines Are Down’, e lanciano un messaggio forte all’intera comunità post-rock internazionale: un invito a recuperare il mistero e la passione per la sperimentazione che ha caratterizzato i gruppi di riferimento del movimento ad inizio carriera e che, ultimamente, si sono smarriti, tra compromessi commerciali e crisi d’identità. Con queste otto tracce, che sanno un po' di costruite e vedono una sfilata di archi e la voce di Bjarnheiður Kristinsdóttir al cospetto della band, non si ha un vero distacco da colleghi come We Lost The Sea e Sleepmakeswaves ma il suono si è fatto decisamente più esterofilo. ‘I Don’t Know This Road’ per esempio cita i Godspeed You! Black Emperor mentre ‘Waiting For 5120’ traduce in presa live ed impatto percussivo le atmosfere calde di quasi tutta la scaletta. L’ìmpressione è che ‘Take Great Joy’ sia un lavoro di transizione e che la svolta sia dietro l’angolo ma di sicuro gli Hazards Of Swimming Naked non potranno prendersi un’altra volta tutto questo tempo per tornare nei negozi.