Il ritorno dei francesi, a poco più di un anno da ‘The Ogre Inside – Act I’, analizza ancora di più la figura di Mr. Strangler e ne sottolinea gli impulsi in parallelo a reminiscenze di serial killer di fama internazionale come Richard Ramirez, Jeffrey Dahmer e Charles Manson. L’ibrido tra musica industriale, evidenti in tal senso le influenze di Nine Inch Nails e Ministry, e gothic metal è stato sviluppato nell’ottica di una maggiore trasportabilità dei pezzi dal vivo ed in questo i Porn possono affermare di avere fatto centro. Il problema, in termini di songwriting, è che i pezzi tendono molto a ripetersi e le soluzioni melodiche non sono sempre vincenti. In fase di produzione la band ha cercato di affinare gli spigoli e, nel corso della scaletta, vi imbatterete in passaggi che rasentano il plagio di Type O Negative e Paradise Lost. Per potere accrescere la propria celebrità in fama e ottenere riscontro anche all’estero serve almeno un singolo da potere promuovere come si vede con un video efficace. Nel complesso ‘The Darkest Of Human Desires – Act II’ è un lavoro poco originale ma di ottima fattura che, soprattutto grazie al moniker, non sfigurerà nella vostra collezione di dischi.