Una volta il terzo disco veniva definito per legge quello della svolta o comunque della maturità. Di sicuro i tedeschi, firmando per la sussidiaria di Nuclear Blast (Alazka, Engst e Novelists), hanno ottenuto la possibilità di affacciarsi su un numero molto più ampio di mercati e ‘Soulmade’ contiene le canzoni in grado di affermarne lo status internazionale. Non solo le parti vocali di Nico Schiesewitz ma i consigli di Dan Korneff - in passato a servizio di My Chemical Romance, A Day To Remember e Papa Roach - sono serviti per ottenere il suono migliore possibile per chitarra e batteria. I progressi rispetto a ‘Futurestories’, edito da Redfield Records, sono evidenti e l’alternative rock dei ragazzi risulta piuttosto commerciale, melodico e variegato, con passaggi al limite della dance ed altri decisamente aggressivi e live oriented. Il guitar work di Joschka Basteck si è fatto più elegante e in scaletta sono stati inseriti solo potenziali singoli. Tra questi spiccano senza dubbio ‘Cold’ e ‘At Night’, tra pop-punk e Bullet For My Valentine, mentre ‘My Supernova’ è legata ad un songwriting più adolescenziale e ‘Addiction To The Worst’ fa un po' troppo il verso agli ultimi Bring Me The Horizon.