In islandese Fjoergyn significa Terra e sulla crosta terrestre i tedeschi sono artefici di un avantgarde black metal che è cresciuto col tempo. ‘Lvcifer Es’ è il quinto lavoro in studio della band e nettamente il migliore, non solo perché ben supportato a livello di budget da Lifeforce Records (A Secret Revealed, Last Leaf Down) ma perché i tastieroni alla Dimmu Borgir di ‘Death Cult Armageddon’, in precedenza inseriti un pò forzatamente, adesso rientrano in un contesto strumentale più ardito e convincente. In scaletta troverete tracce più intransigenti come ‘Leviathan’, che richiama alla mente anche qualche formazione statunitense, ed altre più melodiche come ‘Lvcifer Es’, laddove l’intreccio vocale tra Stephan L. e Ivo Raab diviene più intrigante e soprattutto meno scontato. ‘Dinner Mit Baal’ infine cita Solefald e Deathspall Omega distinguendosi come l’episodio più strampalato del lotto. Non un capolavoro ma di sicuro un punto fermo per imporsi fuori dai propri confini dopo un inizio stentato.