Non poteva che provenire dalle Isole Far Øer una ugola tanto glaciale e leggiadra. Tra le sorprese della ventesima edizione di Iceland Airwaves ci sarà anche questo regista, artista e musicista che da tempo opera in Islanda ed è balzato alle onore delle cronache con i due cortometraggi ‘Skuld’ e ‘Mítt Rúm’ e il debutto ‘An Invisible Gun’. Rispetto all’electro-pop di un tempo, Heiðrik Á Heygumstavolta si muove in territori più legati alla chanson ed al folk. Gli arrangiamenti sono coraggiosi e corposi, a tratti possono ricordare le stralunate visioni di Sin Fang (‘Boy’ e ‘Monster’) ma in ambito molto meno sintetico, e la voce stratosferica dell’autore emerge sia nei momenti più commerciali sia nei passaggi sperimentali e minimali. ‘Red Hair’, impreziosita dalla presenza di un nutrito coro e dai fiati di Rosabella Gregory, e ‘White Flag’, molto belle le backing vocals di Sunna Magrét Þórisdóttir e Janus Rasmussen dei Bloodgroup, sono due pezzi che potrebbero fare innamorare chiunque di voi, appassionati di musica da camera, elettronica o semplicemente pop. ‘Flowers On Your Grave’, non perdete il magnifico video girato con tecniche degli anni trenta, chiude una scaletta formidabile, immersa nella pece da quanto è dark, che merita di essere approfondita a lungo per scoprire tutte le sfumature che riserva. Una rivelazione assoluta che da un giorno all’altro potrebbe essere indicata come la next big thing dalla terra del fuoco e del ghiaccio.