Mettere insieme Justin Vernon e Aaron Dessner non deve essere stato semplice e non solo perché sia Bon Iver che National sono costantemente in tour o impegnati in studio di registrazione. Non a caso il primo contatto tra i due risale al 2008 per ‘Dark Was The Night’ e guardate quanto è passato prima che uscisse qualcosa nei negozi. Il risultato non è coeso come sarebbe stato lecito aspettarsi ma è comunque meglio del novanta per cento di ciò che viene immesso sul mercato discografico attualmente e poi cita i Cincinnati Reds che fa tanto figo. Oltre alle quattro canzoni che erano state condivise prima dell’estate con ‘American Fiasco’ (tra cui l’emozionante ‘Lyla’), nell’esordio in questione troviamo altre sei tracce che giocano con l’hip hop e l’elettronica minimale, stratificazioni ed un approccio mutevole e disincantato al folk con cui sono cresciuti entrambi i musicisti (‘Deep Green’, ‘People Lullaby’ e la spigolosa chiusura di ‘Melt’). L’album è stato prodotto assieme a Brad Cook (Waxahatchee, Hiss Golden Messenger) nello studio dove è nato anche ‘Sleep Well Beast’, e non presenta una solo episodio ripetitivo o meno intrigante a discapito di un’identità precisa che probabilmente gli autori si son ben sognati di ricercare.