Ripartire da 'Sittin' Heavy' non deve essere stato semplice per i canadesi visto che quell'album ha dato loro notorietà negli Stati Uniti e soprattutto nel vecchio continente che li ha accolti con il massimo della dedizione. Trascinati dal cantante-bassista Jon Harvey e dal chitarrista Jeremy Widerman, i Monster Truck hanno reso ancora più sfacciato e commerciale il proprio songwriting pur mantendendo fortissimo il legame con la storia di Led Zeppelin, Grateful Dead e AC/DC. L'apertura è dedicata a Dee Snider dei Twisted Sister ed al suo cameo che fa tanto Hollywood, glam e hair metal. Altri passaggi chiave della scaletta, registrata agli Echo Mountain Studios di Asheville, sono 'Evolution', 'Young City Heart' e 'Hurricane', tutti e tre potenziali singoli da classifica. 'Thundertruck' e 'Devil Don't Care', che riporta alla mente Danko Jones, confermano invece come il quartetto metta al primo posto il divertimento ed il coinvolgimento del pubblico. La produzione di Dan Weller è asciutta e organica quanto basta per godere di tutte le componenti e attendere con pazienza che i Monster Truck facciano tappa dalle proprie parti e vedere ciascun pezzo dilatato e pompato all’inverosimile. Don't fuck with the truck.