Nell’interessante catalogo della Hubro spicca questo nuovo doppio cd che vede il sassofonista e clarinettista Kjetil Møster (The Core, Røyksopp) fronteggiare una line-up di tutto rispetto. Assieme al nativo di Bergen troviamo infatti Hans Magnus Ryan e Kenneth Kapstad, rispettivamente chitarrista ed ex drummer dei Motorpsycho, il bassista Nikolai Huengsle (The National Bank, Elephant 9) ed il produttore Jorgen Træen (Jaga Jazzist, Sondre Lerche). Una sorta di supergruppo che ha permesso a Møster di spingersi creativamente ancora più avanti di quanto raggiunto con 'Edvard Lygre Møster', 'Inner Earth' e 'When You Cut Into The Present'. La scaletta è costituita da vere e proprie jam settantiane, le dilatate ‘Brianwave Entertainment’ e ‘Life Wobble’, a stacchi minimali (‘Plate Sized Eyes’) e riferimenti alla discografia di John Coltrane e Coleman Hawkins. A rendere omaggio a questi “mostri” sacri è però una formazione alla Cream e non il classico quartetto jazz con completo nero e brillantina a tenere rigidi i capelli. Niente di nuovo per i due Motorpsycho che sei anni fa pubblicarono ‘The Death Defying Unicorn’ con Stale Storløkken e la Trondheim Jazz Orchestra. Una vera gemma che merita di essere ascoltata e approfondita indipendentemente dal vostro stato mentale del momento.