-Core
Hellhound
Monument
Rock of Angels Records
Pubblicato il 04/07/2018 da Lorenzo Becciani
Songs
1. William Kidd
2. The Chalice
3. Death Avenue
4. Nightrider
5. Hellhound
6. Wheels of Steel
7. The End
8. Attila
9. Straight Through the Heart
10. Creatures of the Night
11. Long Live Rock 'n' Roll
12. Deja vu
Songs
1. William Kidd
2. The Chalice
3. Death Avenue
4. Nightrider
5. Hellhound
6. Wheels of Steel
7. The End
8. Attila
9. Straight Through the Heart
10. Creatures of the Night
11. Long Live Rock 'n' Roll
12. Deja vu

Per recensire in maniera onesta il terzo full lenght dei britannici - anticipato dai singoli ‘William Kidd’, ‘The Chalice’ e ‘Attila’ - è doveroso sottolineare due aspetti. Il primo è che ponendosi all’ascolto dei Monument è inevitabile pensare alle decine di heavy metal band che muovono i loro primi passi scopiazzando o coverizzando gli Iron Maiden (in questo caso viene ripresa ‘Deja Vu’ da ‘Somewhere In Time’). Il secondo aspetto è che una band originale, per quanto derivativa, è sempre meglio di una cover band e ‘Hellhound’ lo prova in maniera inconfutabile. Scorrendo la scaletta non potrete che imbattervi in citazioni inique della discografia di Steve Harris e soci assieme a quale riferimento a Judas Priest (‘Nightrider’) e Rainbow (la reprise di ‘Long Live Rock ‘n’ Roll’) ma ciò non inficia un giudizio complessivo che non può essere che positivo. Tecnicamente i Monument sono molto bravi, possono vantare su due asce solide come Lewis Stephens (ex White Wizzard) e Dan Baune e soprattutto su un frontman di prospettiva come Peter Ellis (che qualcuno ricorderà su ‘Tread The Darker Path’ dei The More I See). Se siete appassionati di NWOBHM e non vi curate troppo dell’originalità farete fatica a togliere questo cd dallo stereo.

Monument
From UK

Discography
Renegades 2014
Hair of the Dog 2016
Hellhound 2018