Gli svedesi confermano l’approccio più oscuro e heavy metal di ‘Raven Kings’ e sfornano un altro lavoro in studio ricco di groove e dinamiche. Il songwriting della band di Niclas Engelin e Marcus Sunesson non è affatto mutato e le referenze agli In Flames (a tratti i rimandi sono al masterpiece ‘Come Clarity’ ma anche alcune soluzioni di ‘Sounds Of A Playground Fading’ vengono riprese) rimangono una caratteristica peculiare ma, come accaduto in occasione dell’album precedente, ‘Abandon All Hope’ è un concentrato di emozioni, melodie death e retaggi nu metal dotato di grande impatto e personalità; il basso di Steve Drennan è stato posto in primo piano nel mixaggio e la produzione è decisamente organica nonostante i numerosi layers presenti. L’iniziale ‘The Darkest Void’ e ‘Death Reversed’ mettono in evidenza il timbro vocale potente di Mikael Sehlin mentre ‘The Legacy Of Nothing’ è addirittura un omaggio agli esordi con una performance stellare di Oscar Nilsson dietro le pelli. Per la felicità dell’etichetta e delle fasce più giovani di pubblico, in scaletta troviamo anche passaggi più commerciali come ‘As I Fall’ e ‘Gallows Tree’. Un full lenght ruffiano, capace di accontentare i fedelissimi del Göteborg Sound così come le generazioni cresciute col metalcore.