A novembre saranno trascorsi vent’anni da quando i Burn The Priest registrarono il loro debutto, pubblicato dalla Legion Records di Mikey Brosnan, con Steve Austin dei Today Is The Day. In seguito la band, cresciuta alla Virginia Commonwealth University, cambiò nome in Lamb Of God, soprattutto per evitare problemi con stupidi riferimenti satanici. Il resto lo sappiamo, Randall Blythe e compagni hanno scritto la storia della cosiddetta New Wave Of American Heavy Metal e, adesso che il loro rapporto con Nuclear Blast si è consolidato, hanno deciso di celebrare il proprio passato con un dieci cover prodotte da Josh Wilbur che lasciano intendere, senza possibilità di fraintendimenti, le vere influenze dei nostri. Si parte fortissimo con ‘Inherite The Heart’ dei The Accused, nel cui sette pollici troviamo anche la reprise di ‘In The Meantime’ degli Helmet, e una versione al fulmicotone di ‘Honey Bucket’ dei Melvins con Chris Adler che spacca tutto dietro le pelli. Magnifiche anche le riletture di ‘Kill Yourself’ dei S.O.D. e ‘Jesus Built My Hotrod’ dei Ministry ma in generale siamo al cospetto di un tributo ai classici dell’hardcore e di riflesso a vere e proprie istituzioni come Bad Brains, Agnostic Front, Quicksand o Cro-Mags che ancora oggi non temono confronti con le uscite attuali.