-Core
Carnage
Lik
Metal Blade
Pubblicato il 23/04/2018 da Lorenzo Becciani
Songs
1. To kill
2. Rid you of your flesh
3. Celebration of the twisted
4. Dr Duschanka
5. Left to die
6. Cannibalistic infancy
7. Death cult
8. The deranged
9. Only death is left alive
10. Embrace the end
Songs
1. To kill
2. Rid you of your flesh
3. Celebration of the twisted
4. Dr Duschanka
5. Left to die
6. Cannibalistic infancy
7. Death cult
8. The deranged
9. Only death is left alive
10. Embrace the end

Posso certificarvi che ‘Carnage’ non è soltanto il disco death metal dell’anno ma anche la migliore uscita in assoluto per l’etichetta fondata da Brian Slagel, da qui a dicembre. Mi sono sottoposto a estenuanti sedute al limite dello spiritico e non nutro alcun dubbio. Dopo averci deliziato col demo ‘Behold The Beheaded’ (che qualcuno di impreparato avrebbe potuto tranquillamente confondere con roba dei Grotesque o dei Nihilist), l’eccellente full lenght d’esordio ‘Mass Funeral Evocation’ e il minimale split con gli Uncanny, i Lik si sono chiusi nei Dugout Studios con Lawrence Mackrory (Darkane, Usurpress) e hanno realizzato un magnifico esempio di swedish death moderno ma allo stesso tempo legato alla vecchia scuola. Suoni putridi, potenti e pungenti, tre musicisti straordinari che si sono fatti le ossa in formazioni di prima categoria come Katatonia (Niklas “Nille” Sandin, in questo caso anche alle chitarre, è l’attuale bassista e Tomas Åkvik ha suonato con loro come turnista), Carnal Forge, Bloodbath e Repugnant (sì proprio quelli di Tobias Forge dei Ghost) e adesso non temono confronti in una scena dal peso storico impressionante e nella quale la concorrenza è quanto mai agguerrita. Anche Daniel Bergstrand (Meshuggah, In Flames) ha contribuito a rendere le presenti dieci canzoni epiche e statuarie. Si parte con ‘To Kill’ e un riff slayeriano spinto verso gli abissi a tal punto da trovarsi in prossimità del black metal. Un’atmosfera perfetta per terrorizzare l’ascoltatore e investirlo con la forza bruta dietro le pelli di Chris Barkensjö e una serie di passaggi ultratecnici ma mai fini a sé stessi. Le seguenti ‘Rid You Of Your Flesh’ e ‘Celebration Of The Twisted’ settano gli standard qualitativi di tutta la release, ‘Dr Duschanka’ e ‘The Deranged’ mostrano leggere variazioni sul tema e, in chiusura, ‘Embrace The End’ ci fa sentire quel tipico feeling malinconico nordico col quale siamo un po' tutti cresciuti. Altro che revival a tutti i costi e scopiazzature inique di uno stile che non può essere imitato in nessun modo. Nello specifico ci troviamo al cospetto di una seconda prova su lunga distanza mostruosa che farà sobbalzare tutti gli appassionati del genere e aprirà discussioni infinite sulla longevità di un movimento che in troppi, nel corso dell’ultimo decennio, avevano dato per spacciato. Che la carneficina abbia inizio senza pietà alcuna.

Lik
From Svezia

Discography
Mass Funeral Evocation 2015
Carnage 2018
Misanthropic Breed 2020