Durante l’ultima edizione di Iceland Airwaves avevo già percepito lo stato di forma del collettivo nato a metà degli anni novanta e attendevo con ansia il nuovo materiale in studio per misurare “fisicamente” la veridicità di tale sensazione. Devo ammettere però che Biggi Veira e Daníel Ágúst hanno saputo sorprendermi ulteriormente rilasciando quello che può essere senza dubbio considerato il loro lavoro in studio più convincente dai tempi di ‘24/7’. Nel mezzo ci sono stati tanti remix (tra i nomi più importanti possiamo citare Depeche Mode e Sigur Rós) e collaborazioni di spessore, su tutte quella con John Grant (‘Don’t Know How To Love’), e adesso ‘Lies Are More Flexible’, anticipato dall’efficace singolo ‘Featherlight’ in cui appare proprio l’autore di ‘GMF’, manifesta l’urgenza di sperimentare su territori sonori molteplici. A tratti i GusGus si spostano drasticamente in ambito dance mentre in altri frangenti giocano con bizzarre linee di synth, disegnano paesaggi ambient e si immaginano come una rock band a tutti gli effetti. Colorati e sgargianti come dal vivo.