-Core
Swamp Wizard Rises
Hell Obelisco
Argonauta Records
Pubblicato il 03/03/2018 da Lorenzo Becciani
Songs
Voodoo Alligator Blood
Teenage Mammoth Club
Escaping Devil Bullets
Earth Rage Apocalypse
Biting Killing Machine
Death Moloch Rising
Dead Dawn Duel
High Speed Demon
Black Desert Doom
Songs
Voodoo Alligator Blood
Teenage Mammoth Club
Escaping Devil Bullets
Earth Rage Apocalypse
Biting Killing Machine
Death Moloch Rising
Dead Dawn Duel
High Speed Demon
Black Desert Doom

Un debutto folgorante quello degli ultimi arrivati in casa Argonauta Records (Infection Code, Nibiru) che possono vantare tra i membri personaggi storici della scena italiana come Andrea Zanetti e Alessandro Alberani. Il primo possiede un invidiabile background death metal e ha militato con formazioni del calibro di Schizo, Iconoclast e Maleficarum prima di registrare l’album di culto ‘In Absentia Christi’ con i Monumentum. Il secondo segue da diversi anni Tying Tiffany ma soprattutto entrambi hanno fatto parte degli Addiction, senza mezzi termini la più grande band nu metal italiana (‘Just To Hurt’ e ‘Doubt The Dosage’ ancora tormentano i circuiti elettrici del mio stereo). Al loro fianco troviamo Doc e Fraz degli Evilgroove, da poco nei negozi con ‘Cosmosis’, che hanno contribuito ad elevare il tasso lisergico della proposta. ‘Voodoo Alligator Blood’ apre le danze facendo pensare a Dexter e lasciando intendere fin da subito le coordinate sonore dell’album, registrato con Para (Boat Studio) e Riccardo “Paso” Pasini (Studio 73), ovvero uno sludge doom dall’impatto gigantesco e dall’attitudine rock n’ roll. Nel pezzo troviamo come ospite Tony J.J. dei Transport League mentre Carmelo Orlando dei Novembre appare nella letale ‘Biting Killing Machine’. ‘Teenage Mammoth Club’ spacca letteralmente i timpani e vede “Albero” sottomettere al suo volere qualunque tipo di fuga melodica, il riff portante di ‘Earth Rage Apocalypse’ è pazzesco e il cantato manda fuori di testa tentando di descrivere il dialogo finale tra Madre Terra e Essere Umano. Da brividi anche ‘Death Moloch Rising’, più a stelle e strisce ma allo stesso tempo reminiscente delle ultime cose della Strana Officina, e ‘Black Desert Doom’, che parte con un arpeggio di chitarra che progressivamente si indurisce e, forse più di tutte le altre tracce, prova a descrivere lo stile sporco, viscido e scevro da compromessi di questi quattro musicisti barbuti che sanno ancora divertirsi ed impartire lezioni al mondo.

Hell Obelisco
From Italia

Discography
Swamp Wizard Rises (2018)
Cyclopian (2020)