A qualcuno ricorderanno i Verdena del debutto e di ‘Solo Un Grande Sasso’ eppure i ravennati mostrano di possedere, fin dalla prima prova in studio, una personalità degna di nota che permette loro di distinguersi nella scena di casa nostra. Nove tracce che narrano di speranza, amori e riscatto da una società che reprime i sogni. Cresciuti col grunge di Pearl Jam e Stone Temple Pilots, i Livida non sembrano disdegnare la tradizione del cantato in italiano e questo li aiuta al momento di produrre linee melodiche semplici da memorizzare. Molto si deve al talento di Devis Tagliaferri che sembra possedere qualcosa in più rispetto a tanti altri frontman. Il coraggio delle idee trasmesso dal titolo dell’album si riflette in un songwriting che cerca di porsi in maniera trasversale alla pochezza della musica indie italiana. Il riffing di Ivan Bandini si è evoluto rispetto ai primi singoli, ‘Ostinatamente’ e ‘7 Lacrime’, e ora graffia permettendo alla voce di ritagliarsi uno spazio importante (‘Caro Steven’ e ‘Io Non Ho Paura’). Lasciamoli crescere con calma ma già adesso ‘Mya’ e ‘Puoi’ sono pezzi in grado di scavare nella profondità dell’animo esattamente come gli occhi della bellissima ragazza in copertina.