I Good Tiger rappresentano sicuramente un punto di difformità nella cospicua distesa di uscite della Metal Blade e questo secondo full lenght, presentato con una copertina che sa tanto di The Blood Brothers e Glassjaw, conferma la loro capacità di muoversi, con discrezione e originalità, in territori cari a Arcane Roots e Coheed And Cambria. ‘The Devil Thinks I’m Sinking’ inaugura una scaletta potente in cui Elliot Coleman si ritaglia più volte lo spazio da protagonista e che punta su stacchi heavy e ricchi di groove nell’ottica di una facile trasposizione del materiale dal vivo. Il successore di ‘A Head Full Of Moonlight’ è stato registrato ai Middle Farm Studios nel sudovest dell’Inghilterra, sotto la supervisione di Forrester Savell (Karnivool, Dead Letter Circus) e mixato da Adam “Nolly” Getgood (Periphery, Animals As Leaders). Il legame con la scena djent è meno evidente, ‘Float On’ e ‘Blueshift’ mettono in evidenza la ricchezza della sezione strumentale e ‘Salt Of The Earth’ è sorretta da un riff strepitoso. Da capire quanto l’etichetta discografica fondata da Brian Slagel sarà in grado di promuovere un lavoro tanto elitario e colorato.