-Core
Blackout
Audrey Horne
Napalm Records
Pubblicato il 13/01/2018 da Lorenzo Becciani
Songs
1. This Is War
2. Audrevolution
3. Blackout
4. This One
5. Midnight Man
6. Light Your Way
7. California
8. Satellite
9. Naysayer
10. Rose Alley
11. Juggernaut
12. The End
Songs
1. This Is War
2. Audrevolution
3. Blackout
4. This One
5. Midnight Man
6. Light Your Way
7. California
8. Satellite
9. Naysayer
10. Rose Alley
11. Juggernaut
12. The End

 Avendo consumato il “pure heavy rock” di tre anni fa, quando ho saputo il titolo del nuovo album dei norvegesi mi è venuto da sorridere e ho subito pensato ad un omaggio agli Scorpions. Per certi versi è così perché anche stavolta il supergruppo che vede tra le sue fila due asce come Arve Isdal (Enslaved) e Thomas Tofthagen (Sahg) dà sfoggio del suo amore per il glorioso periodo tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta che ha visto l’hard rock dominare le classifiche di tutto il mondo. Rispetto al lavoro in studio precedente però ‘Blackout’ appare più pulito, diretto e sfacciato; a tratti gli Audrey Horne puntano su un approccio radiofonico (‘Audrevolution’ e la title track) dichiarato ed in altri casi cercano di muoversi su territori più aggressivi. É il caso della opener ‘This Is War’ che cita apertamente Children Of Bodom e Black Sabbath oppure di ‘Midnight Man’ che avrebbe potuto essere benissimo sul debutto. Il cantato di Torkjell Rød è più vario e coraggioso e scorrendo la scaletta, soprattutto nel finale, è possibile imbattersi in arrangiamenti elaborati e dilatati. ‘This One’ è impreziosita da un Hammond, ‘Light Your Way’ cita The Who e Deep Purple senza troppa vergona, ‘Satellite’ è un singolo da paura e ‘Naysayer’ recupera il vigore NWOBHM di inizio album.  

Audrey Horne
From Norvegia

Discography
2005 No hay banda
2007 Le Fol
2010 Audrey Horne
2013 Youngblood
2014 Pure Heavy
2018 Blackout
2022 Devil's Bell