Il passaggio della polistrumentista anglosassone a One Little Indian si concretizza con un full lenght che non solo mostra un’evoluzione importante delle sonorità minimal e neoclassical di ‘Escapement’ e ‘Feathers’, usciti per l’ottima Denovali, ma fissa gli standard per le release del settore per gli anni a venire. Forte del successo di ‘Sketches’, l’artista afferma di voler “trovare la luce nel buio, passando attraverso la tristezza e il senso di perdita, sviluppando una crescente forza interiore” e questo si riflette in nove tracce che emotivamente e stilisticamente trascinano l’ascoltatore fino al climax conclusivo di ‘Trains’. Per tutta la scaletta sembra infatti che Poppy Ackroyd intenda preparare chi si approccia alla sua musica ad un’esplosione finale che non avviene ma che si materializza in un sogno ad occhi aperti, in una sfida continua con la vita che accende l’anima. La pianista e violinista della Hidden Orchestra si è confrontata con musicisti di spessore come Manu Delango (Björk), Mike Lesirge (Bonobo) e Jo Qauil. Tra musica contemporanea (‘The Calm Before’), retaggi dell’esperienza al fianco di Nils Frahm (‘Paper’), legami col passato (‘The Dream’) e immagini visionarie (‘Luna’), ‘Resolve’ saprà rapirvi e regalarvi emozioni uniche.