-Core
Sauna
Leyya
Las Vegas Records
Pubblicato il 03/01/2018 da Lorenzo Becciani
Songs
01 Sauna
02 Drumsolo
03 Zoo
04 Candy
05 Solitude (I’ve never been fun)
06 Oh Wow
07 In Your Head
08 The Fall
09 Heat
10 Never Never
11 We Did OK
12 Zoo (Reprise)
Songs
01 Sauna
02 Drumsolo
03 Zoo
04 Candy
05 Solitude (I’ve never been fun)
06 Oh Wow
07 In Your Head
08 The Fall
09 Heat
10 Never Never
11 We Did OK
12 Zoo (Reprise)

Un pò di esperienza dopo tutti questi anni ce l’ho e vi assicuro che mi sono bastati pochi istanti per capire che questi due ragazzi austriaci potevano vantare un talento smisurato. Poi ho avuto la fortuna di vederli a Iceland Airwaves, parlarci, capire un po' di più il loro carattere ed i loro obiettivi e quando il promo di ‘Sauna’ è arrivato in redazione sapevo già che non mi avrebbe deluso. Se ‘Spanish Disco’ vi aveva ammaliato con i suoi suoni eccentrici ed un tocco elettronico moderno, questa seconda fatica sulla lunga distanza vi lascerà sbalorditi potendo permettersi una produzione più elegante e raffinata al pari di una serie di linee melodiche da urlo. “Chaos vs. Routine, Woman vs. Man, Art vs. Pop”, così i Leyya presentano la loro musica ed un approccio che rievoca il fervore espressivo dei tempi d’oro di trip hop e downtempo ma non disdegna muoversi in territori di alta sperimentazione. Il fatto di provenire dai dintorni di Vienna fa subito pensare a Kruder & Dorfmeister, di recente tornati a suonare insieme dal vivo, e le ‘K & D Sessions’ restano un punto fermo per gli appassionati di musica cresciuti in quel frangente. Senza dubbio il successo di Massive Attack, Portishead e Tricky, il loro coraggio visuale e lirico non è passato inosservato tra le nuove leve di artisti che, come spesso accade nella musica, tentano operazioni di revival anche piuttosto curate. Ancora più facile sarebbe paragonarli ai Lamb vista la conformazione del duo ma in ‘Sauna’ non troverete le soluzioni eteree che hanno fatto la fortuna di Andy Barlow e Lou Rhodes. I Leyya sono qualcosa di più, possiedono una personalità disarmante e un parallelo potrebbe essere semmai creato con Vök, Samaris e Hey Elbow ovvero realtà in bilico tra pop e IDM con grande attenzione per disegni armonici e parti vocali. I beat malinconici di Marco Kleebauer ritagliano uno spazio prezioso per i synth e la voce della splendida Sophie Lindinger e passaggi come ‘Drumsolo’, la berliniana ‘Zoo’, ‘In Your Head’ e ancora ‘Never Never’ e ‘We Did OK’ lasciano presagire un imminente successo su larga scala. Il loro pregio maggiore è quello di essere fondamentalmente indie, emergere dall’underground e porsi in maniera trasversale a quanto di più commerciale domina le classifiche ma, allo stesso modo, essere anche proiettati verso una condivisione globale con un potenziale melodico di fronte al quale è impossibile rimanere indifferenti. Probabilmente se i Leyya fossero stati inglesi o americani li avremmo già visti sulle copertine delle riviste specializzate che contano. Il titolo poi è perfetto. Ascoltare l’album sarà come entrare in una sauna, tra temperature elevate e lunghi attimi di silenzio che preludono ad un’estesa sensazione di benessere. Una sorta di orgasmo celebrale e fisico che vorrete provare a più riprese.

Leyya
From Austria

Discography
Spanish Disco (2015)
Sauna (2017)