La storia dei Sorcerer potrebbe essere quella di tanti gruppi svedesi, per la precisione di Stoccolma, non fosse per il fatto che i primi demo risalgono al 1989 (‘Sorcerer’) e al 1992 (‘The Inquisition’) ed il full lenght di debutto a due anni. Ai tempi Johnny Hagel passò nei Tiamat e ognuno dei membri prese la sua strada. A dimostrazione del loro valore, John Perez dei Solitude Aeternus pubblicò le loro tracce sulla sua etichetta finché il bassista, anche nei Sundown e negli Order Of Isaz, decise di rimettere assieme i Sorcerer con il cantante originale Anders Engberg (Lionshare, Therion) e due chitarristi di valore come Kristian Niemann (Demonoid, Therion) e Ola Englund (Feared, The Haunted, Six Feet Under). Il riscontro ottenuto ‘In The Shadow Of The Inverted Cross’ e il contratto firmato con Metal Blade hanno convinto pure il drummer Richard Evensand a tornare nei ranghi (sebbene le tracce di quest’album siano state registrate da Lars Sköld degli Avatarium) e adesso questo secondo lavoro in studio, mixato da Ronnie Björnström (Cut Up, Aeon) conferma tutte le doti degli epic doom metallers. È chiaro che il songwriting è vecchio stampo, sarebbe strano il contrario, eppure scorrendo la scaletta non si ha mai la sensazione di trovarsi al cospetto di musicisti nostalgici o retrogradi, aggrappati al passato ed incuranti di tutto quello che è accaduto nella musica nel frattempo. Al contrario ‘The Crowning Of The Fire King’ è una delle uscite più evolute del catalogo recente dell’etichetta di Brian Slagel e passaggi quali ‘Abandoned By The Gods’, ‘Crimson Cross’ e ‘Unbearable Sorrow’ faranno sobbalzare anche i più scettici.