In attesa che Aron "Deuce" Erlichman, di recente tornato nei negozi con un convincente secondo lavoro solista intitolato ‘Invincible’, faccia pace con gli altri membri, i californiani hanno posto rimedio alle marchette di ‘Day Of The Dead’. La band per la prima volta ha dovuto fare a meno anche di Matthew "Da Kurlzz" Busek ma ha sopperito con un utilizzo delle tastiere massivo ed i soliti trucchi di produzione che conosciamo bene. Le iniziali ‘California Dreaming’ e ‘Whatever It Takes’, assieme a ‘We Own the Night’, sono i singoli deputati a diffondere il verbo del crossover in tutto il mondo. L’unione tra alternative rock e hip hop, musica bianca e musica nera, si appoggia anche stavolta a molti retaggi nu metal, citazion promiscue di Linkin Park e Limp Bizkit, oltre a qualche ammiccamento r&b (‘Bad Moon’ e ‘Ghost Beach’). Il risultato è una scaletta piacevole e ben strutturata, tra tracce sfacciatamente commerciali, tipiche party song (‘Riot’ e ‘Bang Bang’) ed altre più adatte alla dimensione live (‘Renegade’ e ‘Pray (Put Em In The Dirt)’), in cui i vari MC si dividono i compiti in maniera equa e le chitarre fanno capolino giusto quanto basta. Il featuring di B-Real (Cypress Hill, Prophets Of Rage) suggella una release che mi auguro possa essere promossa come si deve in tour anche dalle nostre parti.