-Core
Deep Calleth Upon Deep
Satyricon
Napalm Records
Pubblicato il 12/10/2017 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Midnight Serpent
02. Blood Cracks Open The Ground
03. To Your Brethren In The Dark
04. Deep Calleth Upon Deep
05. The Ghost Of Rome
06. Dissonant
07. Black Wings And Withering Gloom
08. Burial Rite
Songs
01. Midnight Serpent
02. Blood Cracks Open The Ground
03. To Your Brethren In The Dark
04. Deep Calleth Upon Deep
05. The Ghost Of Rome
06. Dissonant
07. Black Wings And Withering Gloom
08. Burial Rite

Insieme agli Emperor, che però non hanno avuto la medesima durata, i Satyricon sono stati i primi a distaccarsi dalle regole rigide imposte dall’Inner Circle e dalla comunità black metal scandinava. Un po' perché consapevoli della propria superiorità tecnica e un po' perché attratti dalla spettacolarità dell’arena rock, Satyr e Frost hanno impostato la loro carriera sulla ricerca sonora e la sperimentazione, tentando di stigmatizzare un sound sempre più originale e rendendo la propria proposta ancora più epica e fruibile da tutti. In fase di presentazione i norvegesi hanno dichiarato che ‘Deep Calleth Upon Deep’ potrebbe essere l’inizio di qualcosa di nuovo oppure essere l’ultimo album di una discografia davvero invidiabile. I gravi problemi di salute del leader non hanno però impedito di portare a termine un altro lavoro in studio che fissa gli standard del black metal di oggi e sembra voler mettere da parte o comunque evolvere l’esperienza dell’omonimo disco di quattro anni fa e il tour con il Norwegian National Opera Choir. La tracklist punta su melodie solenni, arrangiamenti epici ed un tono decadente ben rappresentato dal disegno a carboncino realizzato da Edvard Munch e utilizzato per la cover. Ormai da diverso tempo, i norvegesi hanno abbattuto la concorrenza sviluppando un linguaggio sonoro unico col quale sono in grado di raggiungere i fan sfegatati dell’Inner Circle ma anche gli appassionati di metal (‘To Your Brethren In The Dark’ e ‘Black Wings And Withering Room’) e rock duro (‘The Ghost Of Rome’) che al black si sono sempre avvicinati con cautela. Il dualismo vita/morte caratterizza buona parte delle liriche, il gelido drummin’ di Frost rende trionfali ‘Midnight Serpent’ e la title track e chi ha amato i precedenti ‘Now, Diabolical’ e ‘The Age Of Nero’ approverà pure stavolta. Sul finale ‘Dissonant’ viene tagliata a metà da un sax decadente mentre ‘Burial Rite’ è pura avanguardia che farà sobbalzare Solefald e Dødheimsgard.

 

Satyricon
From Norvegia

Discography
1994 Dark Medieval Times
1995 The Shadowthrone
1997 Nemesis Divina
1997 Megiddo
1999 Rebel Extravaganza
2003 Volcano
2006 Now, Diabolical
2008 My Skin Is Cold
2008 The Age Of Nero
2013 Satyricon
2017 Deep Calleth Upon Deep