-Core
Thrust
Black Asteroid
Last Gang Records
Pubblicato il 20/08/2017 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Thrust
02. Black Moon
03. Howl
04. Space Junk
05. Tangiers
06. Metal Drums
07. Here Comes Fear
08. Moon I
09. Sun Explodes
10. Chromosphere
Songs
01. Thrust
02. Black Moon
03. Howl
04. Space Junk
05. Tangiers
06. Metal Drums
07. Here Comes Fear
08. Moon I
09. Sun Explodes
10. Chromosphere

Quando Bryan Black si trasferì a Londra, dopo essere rimasto diversi anni alla corte di Prince, e dette vita al progetto Motor, supportando tra l’altro i Depeche Mode per diverse date, l’impressione era quella di una devozione alla techno che lo avrebbe portato presto verso lidi commerciali e purtroppo ordinari. Al contrario le sue collaborazioni successive hanno riguardato artisti appartenenti in larga parte al movimento industrial e questo ha di riflesso allargato i suoi obiettivi e lo ha stimolato a cercare qualcosa di nuovo. Il primo EP, ‘The Engine’, uscito per l’etichetta di Chris Liebing ha suscitato un discreto interesse nell’ambiente ma sono stati ‘Black Acid’ ed i remix per Depeche Mode e Rick Owens ad alimentare il passaparola. A quel punto ‘Black Moon’, una trascinante fusione tra post punk e detroit techno realizzata insieme a Cold Cave, ne ha decretato un successo immediato e da allora abbiamo atteso con ansia l’uscita di questo esordio su lunga distanza. Insieme all’ex Give Up The Ghost Wesley Eisold sono nate anche le dure ‘Here Comes Fear’ e ‘Sun Explodes’, con Michele Lamy la strabiliante ‘Tangiers’ e con sua maestà Zola Jesus – a breve nei negozi con il successore di ‘Taiga’ - la pazzesca ‘Howl’. Adesso ogni barriera sembra abbattibile e ogni limite ridicolo ma ricordiamoci che per dare alle stampe ‘Thrust’ sono serviti almeno sei anni di lavoro. Di sicuro fare meglio non sarà semplice ma in fondo sappiamo che “There is no past, there is no future, there is nothing left to loose”.

Black Asteroid
From USA

Discography
Thrust (2017)