Soul, rock n’ roll, r&b sono le materie che l’ex The Crosswalk ama più trattare. Nel corso della sua carriera l’artista di origini africane non si è fatto mancare niente però, a dispetto di un’attività live consistente e celebrate ovunque, non ha certo dato alle stampe tante attestazioni del suo talento smisurato. Dieci anni sono trascorsi dall’esordio ‘The Headphone Masterpiece’ allo strepitoso ‘Landing On A Hundred’, palesemente influenzato dalla collaborazione con i The Roots, ed altri cinque ne sono passati prima di vedere queste quattordici tracce nei negozi. Adesso che ‘My Love Divine Degree’ è realtà possiamo affermare che Cody ChesnuTT ha senza dubbio volto lo sguardo verso il neo soul, cercato di interpretarlo o comunque rileggerlo a modo suo, evitando però di abbandonare quelle che sono da sempre le caratteristiche peculiari della sua scrittura. A tratti il songwriting deraglia, si intestardisce, cerca disperatamente l’elettricità della dimensione live ed in altri frangenti dominano le crude melodie di un personaggio che ha bisogno soltanto di una chitarra e di un microfono per fare venire i brividi alle persone. Le prime idee sono nate da una jam con Bon Iver e Kanye West, Anthony “The Twilight Tone” Khan si è chiuso in studio con l’autore per ottenere la produzione migliore possibile e dopo circa un anno e mezzo di lavorazione è stato dato l’ok per il mastering. Tra metriche sghembe, concessioni melodiche e groove garage, spiccano le superbe ‘She Ran Away’, ‘Bullets In The Street And Blood’, che vede la partecipazione di Raphael Saadiq come la conclusiva ‘Have You Heard Anything From The Lord Today’, e ‘Image Of Love’. Con questa uscita One Little Indian conferma il suo eccellente periodo dopo una full immersion islandese con Samaris, Ásgeir e Fufanu e, chi ha goduto del carisma e della classe di Cody ChesnuTT dal vivo, non se la farà scappare.