-Core
Vol. 3: The Subliminal Verses
Slipknot
Roadrunner
Pubblicato il 06/11/2005 da Lorenzo Becciani
Songs
01 - Prelude 3.0
02 - The Blister Exists
03 - Three Nil
04 - Duality
05 - The Opium Of The People
06 - Vermillion
07 - Pulse Of The Maggots
08 - Welcome
09 - Circle
10 - Before I Forget
11 - The Nameless
12 - Vermillion Part 2
13 - The Virus Of Life
14 - Danger, Keep Away
Songs
01 - Prelude 3.0
02 - The Blister Exists
03 - Three Nil
04 - Duality
05 - The Opium Of The People
06 - Vermillion
07 - Pulse Of The Maggots
08 - Welcome
09 - Circle
10 - Before I Forget
11 - The Nameless
12 - Vermillion Part 2
13 - The Virus Of Life
14 - Danger, Keep Away
Se un anno fa mi avessero detto di puntare anche solo pochi euro sugli Slipknot mi sarei tirato indietro. Gruppo allo sbando, un secondo album deludente per molti fans, progetti paralleli e proclami di scioglimento nemmeno troppo smentiti rappresentavano la coltre lugubre attorno al nome della band di Des Moins. Ricordo perfettamente il momento in cui lessi che il produttore del loro terzo album sarebbe stato Rick Rubin. La sorpresa fu notevole non tanto per l'impronta che avrebbe potuto dare al nuovo materiale quanto perché non mi aspettavo che un nome del genere (che in carriera avrà sbagliato uno due dischi in tutto) accettasse una sfida in quel momento abbastanza improba. 'Vol. 3: The Subliminal Verses' non poteva essere titolo più adatto per delle canzoni tanto subdole. Gli Slipknot hanno messo dietro alle spalle tutto il resto decisi a pubblicare un album che rappresentasse veramente quello che è il loro stato d'animo di adesso. In pezzi come 'Duality' o 'Vermillion' siamo in costante bilico tra le visioni oniriche a cui ci ha abituato MTV e i deliri adolescenziali di sette ragazzi che hanno cominciato facendo death. Inutile parlare di nu metal non ha assolutamente più senso. Questo è sicuramente un disco di metal moderno, prodotto benissimo, con dei suoni pazzeschi capaci di farti saltare per aria ma la frattura con i due dischi precedenti è profonda. Ci troviamo di fronte a un ibrido a tratti eccezionale (ma che subisce anche qualche contraccolpo come in 'The Blister Exists') di elementi contraddittori gettati nel calderone quasi come fosse obbligatorio non dare punti di riferimento. Le parti crossover (e purtroppo anche Sid) passano in secondo piano rispetto alla voce di Corey Taylor e il drummin' ossessivo di Joey Jordison che si ritagliano uno spazio da assoluti protagonisti tra parti industriali, assoli ('Welcome') e concessioni melodiche che si intrecciano ripetutamente. Una versione più strutturata e completa, certamente meno feroce e schizofrenica di prima ma non per questo meno aggressiva che sa perfettamente quali tasti premere per scatenare l?implosione totale del nu metal e di tutto quello che ha rappresentato fino adesso. Gli Slipknot hanno voluto dimostrare che l'urgenza del passato non è andata perduta ma dovranno vedersela con i maggots che non hanno digerito il progetto Stone Sour e che amano esclusivamente la violenza nonsense. 'Vol.3: The Subliminal Verses' percorre infatti altre strade e adesso che finalmente questo terzo album è fuori non ci resta che vedere se i cattivi ragazzi dello Iowa diventeranno enormi o lasceranno la scena con la stessa rapidità con cui se ne sono impossessati..
Slipknot
From USA

Discography
Mate.Feed.Kill.Repeat. (1996)
Slipknot (1999)
Iowa (2001)
Vol. 3: (The Subliminal Verses) (2004)
All Hope Is Gone (2008)
.5: The Gray Chapter (2014)
We Are Not Your Kind (2019)
The End, So Far (2022)