-Core
Venera
USA
Pubblicato il 20/10/2023 da Lorenzo Becciani

Per cosa sta il vostro nome?
Trovo stranamente romantica l’immagine di una macchina inviata su un pianeta straniero e tossico per raccogliere informazioni e trasmettere immagini sulla Terra prima di disintegrarsi. La trama esistenziale di questo scenario sembra connessa a ciò che risuona di più in me come ascoltatore e forse descrive alcune qualità che speriamo di esplorare.

Adoro ‘Girlgun EP’ di Xhoana X.  Possiamo dire che quel materiale e soprattutto quella produzione hanno rappresentato una sorta di struttura embrionale per il debutto dei Venera?
Solo per il fatto che io e James abbiamo capito che entrambi eravamo intenzionati ad esplorare un certo tipo di suono ed a lavorare insieme.

Ti ricordi quando vi siete incontrati per la prima volta? Come è nata la collaborazione? 
Ci siamo conosciuti in occasione di quelle sessioni, ma abbiamo iniziato a registrare solo nel maggio dello scorso anno. A me ed a James piace lavorare nella stessa stanza e così la maggior parte del lavoro è stato portato avanti insieme. Il processo è stato molto focalizzato fin dall’inizio ma allo stesso tempo rilassato. Quando registriamo insieme raccogliamo suoni, sperimentiamo ed esploriamo. Quindi riporto quella fonte nel mio studio e lavoro lentamente nel tempo per organizzare e modificare le nostre registrazioni in una forma che sembri in risonanza con ciò che il materiale desidera essere. Poi, una volta che abbiamo una forma, ci riuniamo e torniamo indietro e aggiungiamo e modifichiamo i suoni.

Che obiettivi vi siete posti in termini di produzione e mixaggio? 
Impatto e consistenza nelle parti di batteria. Equilibrio e spazio. Per proteggere le parti avvincenti delle versioni grezze e per migliorare le parti su cui potremmo non avere avuto una prospettiva. Quasi tutti gli stessi obiettivi generali che chiunque si pone per il mixaggio direi. John Armstrong ha mixato tutte le tracce nel suo studio di Los Angeles e Josh Bonati ha masterizzato il disco e inciso il vinile a New York. Entrambi questi ragazzi hanno un talento eccezionale ed è stata una gioia lavorare con loro.

Puoi darci qualche dettaglio tecnico sull’album? Avete usato qualche synth vintage?
Avevamo un Soma Pulsar23 in studio e credo sia finito su ‘Alignment’ e ‘Swarm’. Sono state alcune delle nostre primissime esplorazioni con quella macchina. Adoro la consistenza e il caos degli strumenti della Soma. C'è anche un po' di pedale Chase Bliss Generation Loss in buona parte del disco. Il trillo e la modulazione del tono del nastro e la sua emulazione sono suoni nostalgici e talvolta emotivi. Quel pedale fa un ottimo lavoro, soprattutto se usato in modo delicato.  

Ritieni che la tecnologia di produzione si stia evolvendo nella direzione del songwriting oppure la utilizzate e basta?
No, sono solo strumenti. 

Qual è stato il momento più eccitante durante le sessioni di registrazione? 
Spesso registriamo ed esploriamo, alziamo lo sguardo e sono passate 2 ore. È semplice e suppongo non particolarmente unico, ma il solo fatto di avere questo tipo di esperienza mirata è di per sé emozionante. ‘Hologram’ si è formata mentre stavamo improvvisando e cercando idee. È stata totalmente inaspettata.

C’è un collegamento con i Fear And Nervous System ed i tuoi lavori solisti?
Anch’essi vengono da noi.

Qual è la traccia chiave del disco a tuo parere?
Secondo me ‘Helium’, ma non c’è una traccia che ha guidato l’intero processo. Quando l’album ha cominciato a prendere forma tutte le tracce si sono incastrate insieme.

Prova adesso a recensire ‘Swarm’ e ‘Triangle’ per i nostri lettori..
‘Swarm’ è un duro taglio in due parti. La prima è più meccanica mentre la seconda rappresenta lo sciame. Quando si entra in ‘Triangle’ è come girare in cerchio. Il resto dovresti chiederlo a Alain.

Come sono nate le collaborazioni con Deantoni Parks, Jacob Duzsik e Alain Johannes? Vi hanno raggiunti in studio?
Sia Jacob che Alain, e Rizz dei VOWWS, hanno registrato le loro tracce da soli e ci sentiamo così fortunati che abbiano avuto visioni tanto singolari per le loro collaborazioni. È stato tutto molto leggero dal punto di vista della comunicazione e hanno fatto un ottimo lavoro. Deantoni mi ha chiamato una mattina, dicendomi che sarebbe rimasto ad Atlanta per circa due ore e che sarebbe potuto venire a casa mia prima di andare ovunque fosse diretto. L'ho registrato per tutto il tempo e quello che c'è in ‘Erosion’ e ‘Disintegration’ l'ho strutturato un po' ma è stato catturato in una take.

Perchè avete scelto di fare uscire l’album per Ipecac Recordings?
È una famiglia ispirata e ci piace come lavora con i musicisti. Sentivamo che si sarebbero avvicinati e che avrebbero abbracciato il nostro progetto per quello che è. È stato adorabile lavorare con loro. Apprezziamo molto anche il lavoro di Mike Patton. 

Dobbiamo considerare quest’album come un progetto isolato oppure dobbiamo aspettarci altre release in futuro?
Direi che non lo è affatto.  

(parole di Chris Hunt)

 

Venera
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Venera - 2023