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Strana Officina
Italia
Pubblicato il 05/06/2014 da Lorenzo Becciani

A dispetto di qualunque avversità la Strana Officina è sempre tra noi ed il riscontro ottenuto dalle recenti ristampe e dalla raccolta 'Rare & Unreleased' lo sta a testimoniare. Quali sono i vostri prossimi piani discografici?
Il progetto più imminente è quello della biografia della Strana Officina. A prendersene carico è stato Alex Ventriglia ed uscirà per la Crac Edizioni. E' venuto dai noi diverse volte e ha intervistato tutti i vecchi membri della band ed i familiari. Ci sarà chiaramente un ordine cronologico degli eventi e poi sarà lui a dare il taglio che desidera. Ci siamo impegnati a cercare fotografie e non è stato semplice considerato che per le ristampe avevamo già utilizzato materiale inedito. Premesso questo abbiamo pensato di integrare l'uscita del libro con un ep di quattro pezzi. Il problema è che, mentre la biografia è in stato avanzato, noi non siamo ancora pronti e non sappiamo se la faremo a finire in tempo. Oltre al lavoro di tutti i giorni, la Strana Officina è un animale un po' strano, ci piacerebbe fare qualcosa di nuovo ma dobbiamo essere convinti al cento per cento. I compositori sono cambiati e le dinamiche, soprattutto per la scrittura dei testi, sono complesse. Un po' come è accaduto con 'Rising To The Call' che è stato apprezzato dai vecchi fans per via del suo sound moderno ma allo stesso tempo piuttosto classico. La sfida adesso è fare qualcosa in italiano.

Quanto è difficile coniugare la nostalgia ed il rispetto per il passato e l'esigenza di concepire un prodotto che si collochi sul mercato moderno?
Il problema è quello. E' ovvio che saremmo in grado di pubblicare un disco moderno ma senza il collegamento al passato della Strana Officina non avrebbe alcuna logica. Abbiamo dei vincoli precisi ed un senso di appartenenza sentimentale che ci spinge a comportarci in un certo modo. L'idea è quella di pubblicare un ep e magari distribuire una tiratura limitata in vinile ma, compatibilmente con i nostri impegni, se la scadenza dovesse protrarsi potrebbe nascere anche un full lenght. Staremo a vedere. Come vedi nel frattempo facciamo concerti e cerchiamo di evolverci.

Visto che ci sono tanti ragazzi che non vi conosco bene vorrei che commentaste brevemente ciascuna release della band...
Strana Officina – E' il capostipite del rock italiano. Brani fantastici e con una spinta in più di chitarra che gli altri non avevano. Se esiste un rock italiano allora è nato lì.
Ritual – A noi piace molto. Cominciava a sentirsi l'influenza della new wave of british heavy metal ma anche di 'Bark At The Moon' di Ozzy Osbourne. Ha segnato il primo passaggio al metal.
Rock & Roll Prisoners – Col senno di poi e con più tempo a disposizione sarebbe potuto venire anche meglio. Ha rappresentato comunque l'affermazione della Strana Officina, l'album con cui è stata definita l'heavy metal band per eccellenza.
The Faith – Dopo un lungo periodo di pausa è un po' quello che facevamo dal vivo con la reunion. Una nostra versione di brani storici. Purtroppo la produzione non è come volevamo. Un remake che non ci rispecchia in pieno.
Rising To The Call – Il nuovo album della Strana Officina. Per i testi ci siamo avvalsi della collaborazione con lo storico James Hogg e con tutta l'umiltà di questo mondo è un po' come le ultime uscite dei Motörhead rispetto ai classici della band. Sono cambiati i musicisti ma a livello di songwriting a nostro parere è molto buono. Siamo riusciti ad unire i due mondi della Strana Officina. Con il cantato in inglese è stato più facile. Adesso la sfida è farlo in italiano e c'è da capire cosa succederà. I fans in ogni caso possono essere sicuri. Sarà un grande album.

Ai tempi di Psycho! invitaste me ed altri colleghi a Livorno nella storica officina e trascorremmo un paio di ore a parlare del cosiddetto metal italiano. Alcune considerazioni di allora valgono anche adesso ma un festival come Acciaio Italiano è la prova che l'interesse è ancora vivo..
Siamo molto pessimisti su questo argomento. Una volta c'era la storia, con nulla ci incontravamo e condividevamo sogni. Non c'entrava il genere, c'era proprio un legame diverso tra le band e gli addetti ai lavori. Adesso c'è internet ma non c'è più nulla di tutto questo. E' cambiata la generazione, quelli come noi non frequentano più i locali, seguono altra roba, hanno famiglie ecc.. La cosiddetta musica alternativa non è più seguita come negli anni novanta. Allora c'erano Extrema, Kaoslord, In.Si.Dia, Ritmo Tribale, Karma. Le etichette davano ancora soldi, gli Extrema fecero trentamila copie! Con i Cappanera si faceva locali da mille persone durante la settimana, voi giornalisti venivate in studio ecc... La rete ha distrutto un po' tutto. Quello che avevi prima te lo guadagnavi col tempo. Era più solido. Lo spazio lo ottenevi se lo meritavi. Poi quali sono i gruppi di oggi? Non ce ne vogliano ma ora non c'è niente!

Visto che il mercato è appiattito ed i dischi non si vendono più non pensate possa essere il momento giusto per costruire da capo una scena italiana forte? Oppure l'esterofilia sarà sempre a livelli drammatici?
Siamo superati per creare una nuova scena italiana. Quella la crei quando hai vent'anni e sei incazzato. Noi dormivano sul furgone fermo in autostrada oppure in un campo. Adesso abbiamo quarant'anni e l'unica cosa che possiamo fare è attenerci a dei minimi standard professionali per mantenere lo status di culto della Strana Officina. La sensazione è che non ci sia più il pubblico. Anche ai festival vedi i defender come negli anni ottanta ma mancano quelli che seguivano la musica alternativa. Ai tempi c'era gente che ascoltava Ozzy Osbourne, Faith No More e Rob Zombie! Adesso i bimbetti pogano e fanno le corna a gruppi indie con chitarre acustiche e coretti tipo “la la la la”. Forse siamo in queste condizioni politiche proprio per questi motivi. Troppi fighetti in giro. Noi sudavamo davvero ai concerti. Eppure non si veniva dal dopoguerra! Per questo è difficile fare combaciare le cose, abbiamo un certo background e vediamo la musica in maniera nostalgica.

Qual è il testo delle canzoni che avete stasera in scaletta a cui sei più legato?
Su tutti 'Autostrada Dei Sogni' e 'Guerra Triste' ma anche 'Non Sei Normale'. Un po' ho vissuto la storia del ragazzo ribelle che rompeva il cazzo e faceva tardi tutte le sere..

Qual è il pezzo più richiesto dai vecchi fans?
Tra quelli in inglese 'Metal Brigade', poi tutti quelli storici in italiano. Anche 'Officina' e 'Viaggio In Inghilterra' che infatti inseriamo alla fine della scaletta. Per questo tour abbiamo recuperato 'Falling Star', 'Vai Vai' e 'Guerra Triste' per rendere ancora più appetibile lo show e promuovere le ristampe che hanno ottenuto un successo incredibile.

Immagino che i fans vi abbiano testimoniato tanto amore in tutti questi anni. Quali sono state le testimonianze di affetto più incredibili che avete ricevuto?
Qualcuno si è tatuato il logo sul corpo. Alcuni vengono sempre e ci sono delle persone che al merchandise non perdono niente. Addirittura che ricomprano la stessa roba a distanza di anni. Ci sono dei fans che in camera hanno degli altarini con oggetti e vinili della band.

Parliamo adesso di 'Officina Sogni', il tributo realizzato dal mio amico Claudio Pino..
Dobbiamo ancora ascoltarlo ma ci ha detto che contiene delle bellissime cover. Anche lui è uno dei fans di cui parlavamo prima. Nel primo episodio le versioni più interessanti erano senza dubbio quella di 'Luna Nera' dei Dark Quarterer e quella doom di 'Difendi La Fede' dei Tossic. Prima la compilation era riservata a band toscane adesso invece è stata estesa a musicisti anche dall'estero.

Scavando nel passato quali sono i festival più memorabili a cui avete partecipato?
Sono due in assoluto. Il primo è l'Italian Monster Of Rock del 1993. Entramo all'auditorium Flog, rispettivamente a sedici e vent'anni, totalmente imballati. Fu un concerto incredibile con la gente fuori di testa. La Strana Officina tornava sul palco dopo tutte le vicissitudini ed a quattro mesi di distanza dall'incidente. Il secondo è il Gods Of Metal 2006 durante il quale ci furono più o meno gli stessi presupposti. Dopo dieci anni di silezio lo spirito e l'emozione erano i medesimi.

(parole di Dario e Rolando Cappanera)

Strana Officina
From Italia

Discography
1988 Rock 'n' Roll Prisoners
2007 The Faith
2010 Rising To The Call
2019 Law Of The Jungle