-Core
In Vain
Norvegia
Pubblicato il 27/05/2013 da Lorenzo Becciani

Quali sono le vostre maggiori influenze?
(Johnar) Ascolto ogni tipo di musica. Per quanto mi riguarda c'è la buona e la cattiva musica. Passo senza problemi dal metal estremo a musica leggera. Se devo citare i miei gruppi preferiti allora direi Opeth, Extol, Emperor e In The Woods.

Quali sono gli eventi principali che vi hanno portato alla pubblicazione di 'Ænigma'?
(Johnar) Il processo di songwriting è durato quasi due anni. Sono stati usati anche vecchi riff. Diciamo che il trenta per cento risale al 2010 ed il resto ai primi sei mesi del 2012. Durante la scorsa estate abbiamo svolto la pre-produzione per la prima volta in carriera. In autunno siamo entrati agli Strand Studios di Oslo e sono servite circa otto settimane per completare l'opera. Le chitarre sono state registrate da Kjetil nel mio studio personale e Jens Bogren si è occupato del mixaggio a dicembre.

A quali album vi siete ispirati in termini di suoni?
(Johnar) Direi nessuno in particolare. Abbiamo chiesto a Jens Bogren un suono heavy e cristallino. Ci scambiavamo i file e comunicavamo tramite posta elettronica o telefono. Il suo ruolo è stato molto importante per la riuscita di 'Ænigma’.

Giudicheresti 'Ænigma’ come una naturale progressione rispetto ai capitoli precedenti della vostra discografia oppure è da considerarsi un nuovo inizio per la band?
(Kjetil) Credo più una progressione. Gli arrangiamenti sono più maturi e focalizzati ma l'album contiene gli elementi ed il fluido miscuglio di generi che hanno sempre reso speciale il nostro sound.

Come nascono le vostre canzoni?
(Kjetil) Normalmente Johnar compone ed arrangia i pezzi per conto proprio utilizzando dei software come ausilio. In quel modo gli altri membri si fanno un'idea di come dovrebbero suonare e possono aggiungere i loro input. Questa volta la pre-produzione ci ha permesso di curare maggiormente i dettagli e creare linee vocali ed assoli di maggiore spessore prima di entrare in studio di registrazione.

'Against The Grain' e 'Times Of Yore' sono semplicemente fantastiche..
(Johnar) 'Against The Grain' è una canzone piena di metafore sulla direzione che il mondo sta prendendo. Il messaggio è quello di non seguire la massa e prendere le proprie decisioni liberamente.
(Kjetil) Il testo di 'Times Of Yore' è stato scritto da Andreas e descrive la sua visione della vita moderna con un velo nostalgico per i tempi andati dove tutto era più semplice e diretto.

Cosa cercate di trasmettere con le vostre liriche?
(Kjetil) Non abbiamo un'agenda precisa. Non ci interessa conquistare il mondo e le liriche non hanno correlazioni predeterminate. Johnar e Andreas scrivono di argomenti che sono vicini ai loro cuori e che si addicono alla musica composta.

Quali band della Indie Recordings trovate più interessanti?
(Kjetil) Personalmente apprezzo Enslaved, Solefald e Satyricon. Tra le novità del loro catalogo spiccano sicuramente Shining e Kvelertak. Siamo orgogliosi di fare parte della famiglia.

Qual è la vostra definizione di avantgarde black metal?
(Kjetil) Non ho mai pensato ad una definizione precisa. Posso provare a descriverlo come un genere nel quale tutto è permesso. Un mix di altri stili che permette di spingersi oltre le basi del black metal. Un genere dove è più importante creare strutture progressive che inneggiare Satana o pittarsi il viso. In ogni caso non do' troppa importanza a generi o subgeneri. Ascolto buona musica ed evito il resto. Credo che valga la stessa cosa per gli In Vain, cerchiamo di scrivere le canzoni migliori possibili e riflettere i nostri gusti senza collocarci in qualcosa di specifico.

Quanto vi sentite vicini alla vecchia scuola black metal?
(Kjetil) Direi molto poco. Ci sono sicuramente degli elementi riconducibili a quei tempi come i blast beat, alcune parti vocali oppure i riff di chitarra più veloci ma il nostro primo album, 'The Latter Rain', è senza dubbio legato di più alla scena norvegese che quelli usciti in seguito. 'Ænigma' presenta reminiscenze death, doom, prog e jazz e, ad essere sincero, non sono mai stato un fan del “necro” black metal. Ho sempre preferito il materiale più sinfonico e progressivo della seconda metà degli anni novanta.

Che ruolo svolge la religione per voi e per la vostra arte?
(Kjetil) Per me nessuno. Parlando a nome della band ci sono dei membri religiosi ed altri che non credono affatto ma tutti noi evitiamo di inserire messaggi di stampo politico o religioso nella nostra proposta.

Credete nella reincarnazione?
(Kjetil) Personalmente credo nella teoria “muori e marcisci”. E' di certo quella più probabile.

Cosa ricordate delle registrazioni di 'Will The Sun Ever Rise'?
(Johnar) Ci divertimmo un sacco! Facemmo tutto da noi e non sapevamo niente di software o macchinari specifici. Probabilmente non seguimmo alla lettera le regola ma è senza dubbio un'esperienza interessante chiudersi in uno studio nei fine settimana estivi e lavorare alle proprie canzoni. Il riscontro ottenuto dal mini ci spinse a continuare visto che inizialmente eravamo solo un progetto da studio.

Come è nata la collaborazione con Cornelius Jakhelln e Lazare?
(Kjetil) Con i Solefald condividiamo la città di provenienza e Sindre è il fratello minore di Lazare quindi c'è sempre stato un certo legame. Johnar è stato colui che è riuscito a convincere Cornelius a tornare a suonare dal vivo suggerendo gli In Vain come band di supporto. E' nato un tour europeo con due concerti suonati a fila per ogni serata. Tremendamente faticoso ma divertente! Considerata la collaborazione è venuto naturale sfruttare il talento vocale di Cornelius per un paio di tracce mentre i due fratelli Nedland cantano in perfetta armonia in 'Image Of Time'.

Qual è il tuo album preferito dei Solefald?
(Kjetil) Sicuramente 'Norrön Livskunst'.

Ascolti anche Arcturus e Ulver?
(Johnar) Sono due grandi band! Preferisco le loro release post black metal. Ora come ora gli Ulver sono un'esperienza live totalmente unica.

Come è nata l'idea di usare il sax in 'Culmination Of The Enigma'?
(Johnar) Lo avevamo gia' fatto in 'Mantra', nella bonus track 'In Remembrance', e in 'Wounds'. Desideravamo aggiungere un elemento nuovo alla nostra musica per creare un'atmosfera ancora più mistica.

 

In Vain
From Norvegia

Discography
The Latter Rain (2007)
Mantra (2010)
Ænigma (2013)
Currents (2018)