-Core
Pensées Nocturnes
Francia
Pubblicato il 18/03/2013 da Lorenzo Becciani

Quale concept si cela dietro a 'Nom D’Une Pipe!'?
'Nom D'Une Pipe!' è strutturato come un evento giocoso dopo 'He Has Eaten The Sun'. Abbiamo seguito il narratore nel suo apocalittico mondo dove regna l'oscurità e si trovano bizzarri personaggi come un cane suicida, una lumaca monociclo, un burattinaio alcolizzato, una sirena bionda ed una fanfara di uomini baffuti. Tutti questi personaggi seguono un percorso particolare per sopravvivere nell'ombra ed il disco riflette il vuoto morale e filososifo che sperimentiamo in questi giorni.

Consideri l'album una progressione naturale rispetto a 'Grotesque' oppure un nuovo inizio per il progetto?
Credo che 'Nom D'Une Pipe!' sia solo il seguito di 'Grotesque' e 'Ceci Est De La Musique'. La musica si è sviluppata insieme a me. Al contrario di tante band che credono di essere possedute da chissà quali forme di energia mistica e si considerano agenti portatori di forze superiori sono convinto che una produzione artistica sia soprattutto l'immagine del suo autore. Una sorta di autobiografia. Di conseguenza la mia musica è cresciuta in corrispondenza con una maggiore precisione nell'esprimere le mie idee ed una consapevolezza superiore di come si svolgono i processi di composizione, registrazione e mixaggio. Pensées Nocturnes è meno ingenuo, meno scontato e più complesso anche se la guida rimane la solita. Non credo che mi bagnero' mai nello stesso fiume. Ogni secondo che passa sono un altro uomo.

Quali sono le tue influenze principali?
Ascolto un sacco di roba, da Groundation a Brassens, passando per Buddy Guy, Igorr, Banda Ionica, Celeste, Django Diapsiquir, Godspeed You Black Emperor!, Armand Amar, Peste Noire, Gustavo Santaolalla. Avrei migliaia di nomi da farti anche se nessuno di essi rappresenta un'influenza nello stesso momento. Non compongo con l'idea di copiare qualcuno anche se naturalmente l'ispirazione nasce dalla mia testa dove si è costruita con quanto ho ascoltato in passato. Rabelais, Tarantino e Magritte rappresentano le più grandi influenze non musicali.

Come descriveresti lo stile dei Pensées Nocturnes a chi ancora non vi conosce?
Divertente. Penso che sia un tuo lavoro comunque.

Se dovessi presentare il disco a qualcuno di totalmente profano avendo l'opportunità di scegliere una sola traccia su quale punteresti?
Non lo farei.

Quanto tempo hai impiegato a comporre e registrare il materiale?
Molto di più di quello che la stampa impiega a criticarci.

Come si è svolto il processo? Hai notato delle differenze rispetto al passato?
E' come se stessi chiedendo ad uno scrittore che ha cominciato con i fumetti cosa pensa della scrittura di saggi filosofici.

Quali album ti hanno ispirato a livello di produzione?
Nessuno direttamente. Tutti in maniera inconscia.

'L'Androgyne' e 'Le Choeur des Valseurs' sono fantastiche...
'L'Androgyne' è dedicata al mito androgino di Platone che ancora regna nella nostra società. Spiega il fatto che prima di essere separati dalle divinità antiche gli andogini erano composti di una parte femminile e di una maschile. Questa separazione ci ha portato alla creazione di uomini e donne che per definizione sono esseri incompleti ed imperfetti. Da questo assunto ogni individuo sulla Terra ha nella mente il desiderio inconscio di trovare l'altrà metà. Il mito è uno dei pilastri della società monogama ed è stato portato all'estremo dalla Chiesa. Siamo incompleti e soli e l'amore perfetto è per tutti il segreto più profondo e l'obiettivo della nostra esistenza. Penso che la decostruzione di questo nonsense sia più efficace di tanti immagini di chiese bruciate e riti satanici. E' meno provocatorio ma più solido. 'Le Choeur Des Valseurs' è una diatriba contro quella parte sempre più estesa della popolazione che si sente investita della possibilità di parlare di argomenti di cui non sa assolutamente nulla. Si generano solo aria calda, stupidi commenti in rete e analisi infantili. Il diritto di parola dovrebbe spettare a chi se lo è guadagnato con merito e non solo perché possiede una connessione. Internet è democrazia. Un posto dove le opinioni dell'idiota del villaggio valgono come quelle di Aristotele. Dovremmo ignorare questi parassiti nascosti dietro lo schermo ed essere capaci di vivere meglio. Ognuno lo interpreti come vuole.

Quale ruolo svolge la religione nella tua arte?
Sono agnostico perché considero ugualmente ridicole le asserzionidell'esistenza di un Dio e le negazioni di esso. Credo che se un eventuale Dio avesse voluto essere venerato si sarebbe espresso in maniera più concreta. Al contrario nessuno possiede la prova che non ci sia qualcosa sopra di noi. In pratica seguo la mia strada senza relazionarmi con forze sovrannaturali che possano aiutarmi o punirmi a seconda dei casi.

Come riesci a mischiare influenze neoclassiche con atmosfere black metal primordiali durante il processo compositivo?
Anche l'artwork suggerisce un approccio più orchestrale. Di solito non parto da riff o linee vocali ma dal concept. Un pensiero su cui sviluppo la musica seguendo uno scenario che ho in mente. A volte questa seguenza logica è guidata da un testo ed altre volte ne è ispirata. Non ci sono regole precise. Lascio semplicemente che la mia immaginazione mi guidi mantenendo lo scopo prefissato. E' più importante essere guidati dalle emozioni e non dal cervello – o per lo meno che i due aspetti siano separati – ed è per questo che non mi censuro anche se ho un testo da seguire. Non voglio perdere questa singolarità.

Come sei entrato in contatto con Les Acteurs De L'Ombre?
E' un'organizzazione non a scopo di lucro che è stata creata da Gerald per organizzare concerti in Francia, principalmente a Parigi, ed in passato ho dato una mano di tanto in tanto. In seguito si è evoluta in una webzine ed in una etichetta. Essendo parte del progetto fin dall'inizio è stato naturale collaborare con lui anche nella pubblicazione della mia musica. Da una parte è ancora una struttura molto piccola e quindi non posso avere le medesime aspettative che avrei con una label importante. D'altra parte questa situazione mi concede la libertà di cui ho bisogno. Non sono sotto contratto e nessuno mi dice cosa fare.

Quali sono i prossimi piani?
Pensées Nocturnes è un progetto a lungo termine a cui lavoro in continuazione. Per darti un'idea 'Nom D'Une Pipe!' è stato registrato mesi fa e nel frattempo ho già portato a termine un sacco di altre cose. Ho già un'idea precisa per il futuro.

(parole di Vaerohn)

Pensées Nocturnes
From Francia

Discography
Vacuum (2009)
Grotesque (2010)
Ceci est de la Musique (2011)
Nom d’une Pipe ! (2013)
A Boire et A Manger ( 2016)
Grand Guignol Orchestra (2019)