-Core
Night In Gales
Germania
Pubblicato il 07/01/2019 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto vorrei analizzare la vostra carriera approfondendo la discografia e nello specifico le differenze nel songwriting e nella produzione..
(Jens) Abbiamo iniziato con il demo ‘Sylphlike’ nel 1995 e poco dopo pubblicammo un sette pollici intitolato ‘Razor’. A quel punto firmammo per Nuclear Blast e registrammo il nostro debutto ‘Towards The Twilight’ che uscì nel 1997. Un disco di classico death metal melodico ed il primo senza Christian alla voce. Seguì ‘Thunderbeast’ nel 1998, anch’esso prodotto da Wolfgang Stach. Con ‘Nailwork’ decidemmo di cambiare e affidammo la produzione a Harris Johns che mostrò il lato più progressive della nostra musica con elementi thrash, parti vocali pulite e qualche esperimento. Girammo in tour per quasi due anni e ci esibimmo a festival importanti come Wacken e Summer Breeze ma fummo costretti a lasciare Nuclear Blast, come tante altre band in quel periodo. ‘Necrodynamic’ venne pubblicato da Massacre Records ed è tuttora il nostro disco più strano. Non ha niente a che vedere con il nostro stile originale. Dopo una pausa, necessaria a seguito dell’abbandono di Christian Bass, ci concentrammo di nuovo sul death metal melodico. Adriano Ricci si unì alla band e pubblicammo il mini ‘Ten Years Of Tragedy’. Nel 2008 registrammo un promo per cercare un’etichetta e nel 2010 firmammo per Lifeforce Records. L’anno successivo uscì ‘Five Scars’, il nostro quinto full lenght. Dopo varie apparizioni ai maggiori festival, Björn lasciò la band per dedicarsi ad altri progetti e decidemmo di richiamare Christian, il nostro primo cantante.  ‘The Last Sunsets’ è il risultato degli ultimi anni di lavoro ed il primo album ad essere pubblicato da Apostasy Records, che sta svolgendo un ottimo lavoro in termini di promozione. Per noi rappresenta un ritorno importante, il songwriting è tornato naturale e Dan Swanö si è occupato del mixaggio e del mastering.

Avete pubblicato dei dischi incredibili! É assurdo che siate ancora una band underground? Forse avete sofferto troppo il paragone con gli In Flames?
(Jens) Quando uscirono i primi due album la stampa non ci aiutò affatto. In quel periodo il paragone con gli In Flames fu più un problema che una spinta promozionale. É per quel motivo che tentammo altre strade con gli album successivi ma, col senno di poi, non si rivelò la scelta giusta.

Cosa è accaduto con Björn Gooßes? Siete ancora amici?
(Jens) Quando è uscito ‘Five Scars’ sapevamo già che sarebbe stato il suo ultimo album. Ci aveva parlato dei suoi progetti e anche io ho fatto parte della prima line-up dei The Very End. Siamo ancora amici e quando possiamo, ci incontriamo ai concerti.

‘Five Scars’ ha sette anni ormai. Perché è passato così tanto tempo? Cosa volevate cambiare dopo quell’album?
(Jens) C’è voluto del tempo prima di essere sicuri di avere fatto la scelta giusta. Oltre a richiamare Christian, avevamo varie opzioni e le abbiamo valutate tutte con calma. Oltre a questo, ho formato un’altra band che si chiama Gloryful e ha dato alle stampe ben quattro dischi. Come capirai sono stato parecchio occupato.

Qual è il concept di ‘The Last Sunsets? E il significato che si cela dietro all’artwork di Costin Chioreanu?
(Jens) Il concept parla dell’esperienza umana in un pianeta che sta morendo. Parla di paure e pensieri, domande su colpe e peccati, divinità e sopravvivenza. Costin è partito dai testi delle canzoni e ha cercato di dipingere la copertina che si addicesse di più. Siamo orgogliosi del risultato e ovviamente consigliamo a tutti di acquistare il vinile per godere al meglio della sua arte.

Com’è stato riavere Christian Müller di nuovo nella band?
(Jens) Siamo amici fin dalle scuole medie e suoniamo insieme dal 1990. Quando ci siamo ritrovati suonavamo come nel 1995. Non abbiamo pianificato nulla. Ci siamo solo messi a scrivere e registrare.

Dan Swanö è un maestro in termini di mixaggio. Cosa gli avete chiesto esattamente? Avete ascoltato molti mixaggi diversi prima di scegliere quello finale?
(Jens) Avevamo già lavorato con lui per ‘Five Scars’ quindi sapevamo cosa aspettarci. Ama il suo lavoro ed è sempre di buon umore. È una persona estremamente positiva e questo rende la collaborazione fruttuosa. Sono un fan degli Edge Of Sanity dai tempi di ‘Unorthodox’ e ricordo i loro primi concerti. Collaborare è stato come realizzare un sogno. Tra l’altro da un paio d’anni vive in Germania, non lontano da casa mia, e quindi possiamo incontrarci più spesso. Sa mettere in evidenza tutti gli strumenti e dare un tocco speciale ad ogni album a cui lavora.

Puoi darci qualche dettaglio in più sulle collaborazioni con Mark Grewe, Christian Mertens e Martin Matzak?
(Jens) Sono simboli della generazione death metal tedesca e quindi ho pensato di coinvolgerli per mostrare che la scena è ancora forte. Ho incontrato Martin dei Torchure ad uno show dei Gloryful, nei pressi di Amburgo. Gli ho chiesto di registrare delle parti vocali e siamo rimasti in contatto. Nel frattempo ho contattato Mark dei Morgoth e Christian dei Dark Millennium. Siamo tutti molto felici del loro contributo.

Come nascono i testi?
(Jens) Prima completo le canzoni senza i testi e dopo uno-due anni li scrivo. Molti di essi sono nati  in un viaggio in Sud Africa. Avevo del tempo libero e li ho salvati sul cellulare. Ho registrato le canzoni con la mia voce e poi le ho fatte ascoltare a Christian. Non ha cambiato le mie parti quindi vuol dire che le ha apprezzate.

‘The Mortal Soul’ è il mio pezzo preferito del disco. Quali sono gli altri momenti chiave?
(Jens) Oltre alla title track per me ‘The Abyss’, ‘Dark Millenium’, ‘Kingdom Of The Lost’ e ‘Circle Of Degeneration’ perché mostrano al meglio quello che volevamo ottenere in termini sonori.

Quali sono le migliori metal band tedesche attualmente?
(Jens) Continuo a pensare che siano Kreator e Blind Guardian.

Night In Gales
From Germania

Discography
Towards the Twilight (1997)
Thunderbeast (1998)
Nailwork (2000)
Necrodynamic (2001)
Five Scars (2011)
The Last Sunsets (2018)