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CeaseTone
Islanda
Pubblicato il 20/11/2018 da Lorenzo Becciani

Sulla tua pagina Facebook possiamo leggere: “Rock, Indie, Acoustic, Electronic, Alternative and big worlds of sound!”. Puoi darci qualche indizio in più sul tuo stile?
Quando si tratta di musica, penso in maniera visuale, in profondità, tre dimensioni, colori e contrasti. Ad una musica che riesce a combinare differenti componenti strumentali con elementi sonori che messi uno contro l’altro creino profondità e contrasti. Per esempio mi piace inserire elementi acustici contro altri elettronici (archi più un sinth di basso davvero heavy).

Come giudichi le canzoni di ‘Two Strangers’ a due anni di distanza? Stai componendo il materiale per il prossimo album?
‘Two Strangers’ è stato il tipico debutto ovvero caotico, stilisticamente incasinato e forse non del tutto completo ma allo stesso modo capace di mostrare carisma ed un senso di pura creatività. Non ho paura di sperimentare con tutti gli elementi con cui lavoro e rispetto la mia natura. Per quanto concerne il nuovo album sto prendendo lo stile di ‘Two Strangers’ e lo sto convogliando in qualcosa di più maturo. L’esperienza e la pazienza sono dalla mia parte e credo di avere imparato ciò che serve per ripartire alla grande.

In quale direzione sonora ti stati muovendo?
Meno parti sognanti e più divertimento. Sto cercando di ampliare lo spettro di dinamiche  ed il nuovo materiale possiede più parti di ispirazione classica e impressionista oltre ad elementi electro-ambient con archi e groove dance. Sto immaginando uno show con grandi alti e bassi.
 
Qual è il pezzo che rappresenta al meglio il suono della band?
Direi che ‘Two Roads’ mostra bene quello che è il mio intento musicale. Profonda, cruda, caratterizzata da una linea di synth di basso importante e chitarra acustica pulita. Quello è il contrasto che mi ossessiona.

Come hai trovato gli altri membri?
Jökull è un amico di infanzia. Dal punto di vista delle cose pratiche siamo molto diversi ma sotto il piano artistico ci intendiamo. Con i suoi synth porta una grande energia allo show. Ho incontrato Sólrún, la batterista, cinque anni fa alla Icelandic Battle Of The Bands. Io suonavo ancora da solo e lei suonava con i Kjurr, assieme a Einar e Klemens degli Hatari. Mi è piaciuto il suo stile e l’ho voluta nella mia band, con il passare del tempo ha acquisito l’esperienza necessaria per suonare generi diversi ed infatti puoi trovarla anche con Bubbi Morthens e Una Stef.
 
Hai collaborato con Agent Fresco e Axel Flovent in passato. Cosa ricordi di quel periodo?
Suonare al release party di ‘Destrier’ è stata una delle esperienze più magiche della mia vita. Lo show era incredibilmente ambizioso con un sacco di musicisti e tanta energia. Sarò sempre grato agli Agent Fresco per avermi dato la possibilità di arricchire la mia esperienza professionale. Ho iniziato a suonare con Axel più o meno nello stesso periodo ed il contrasto ha rappresentato una bella lezione. Con lui ho avuto l’opportunità di creare soundscapes di spessore, abbiamo girato l’Europa e ripartiremo a breve per un altro mese circa di date.
 
Questo è stato il tuo Iceland Airwaves numero? Qual è stata la tua migliore esperienza finora?
Numero cinque. Ho suonato con tanti artisti ma il mio ricordo più bello è legato all’edizione del 2014 quando ho iniziato a suonare da solo con numerosi show acustici valutando la reazione del pubblico. È stato l’inizio di tutto e credo che l’inizio sia sempre eccitante.
 
Sei riuscito a vedere qualche concerto?
Mi sono piaciuti molto gli Une Misere e ho visto anche delle buone cose all’Hressó. Gli Hatari mi hanno mandato fuori di testa più di ogni altra band.

Che opinione ti sei fatto sulla nuova organizzazione?
Non ho notato un grande cambiamento. Forse per le off-venue ma solo il tempo potrà dirci se così è meglio oppure no.
 
Quali sono gli artisti emergenti islandesi che preferisci? Ritieni che sia un momento positivo per la scena?
I Bagdad Brothers sono grandi! Pura gioia in musica. Sono fan degli aYia anche se ormai sono in giro da un po' di tempo e cre do che Magnús Jóhann sia veramente talentuoso. Non seguo molto la scena hip hop. Sono curioso di sapere quale sarà il prossimo trend.
 
Preferisci la dimensione acustica o elettrica?
Mi piace forzare entrambe nella stessa stanza per il tempo necessario. L’elettronica compensa l’eccessiva fiducia che ho nella chitarra. A parte gli scherzi mi piace utilizzarla per le parti ambientali, per il basso e per allargare il paesaggio sonoro che sto costruendo.

(parole di Hafsteinn Þráinsson)

CeaseTone
From Islanda

Discography
Two Strangers - 2016