Come vi siete conosciuti? La vostra è un'amicizia solo artistica?
Sara: Fino all'ottobre dell'anno scorso non ci eravamo mai visti! Sapevo che Cri fosse un chitarrista molto bravo, e mi era stato presentato perchè avrei dovuto fare una comparsata nel suo video. Direi che adesso ci sia decisamente una bella amicizia.

Come è nata l'idea di dare vita ad un progetto musicale insieme?
Cri: Per caso. Sara avrebbe dovuto far parte di un video che stavo per girare; sapevo che cantava, le ho chiesto di partecipare scrivendo il testo proprio di quel brano e alla fine mi sono convinto che potesse nascere una collaborazione fruttuosa.

Avevate subito chiaro fin dall'inizio quali sarebbero state le coordinate sonore oppure il vostro stile si è evoluto col tempo?
Cri: No, il tutto si è evoluto in maniera spontanea senza seguire delle linee guida.

Scrivete insieme oppure in separata sede e poi vi confrontate quando le idee sono già definite? Parte tutto da Cristian?
Sara: Cri ha iniziato a scrivere i primi brani da solo, proprio per potersi esprimere il più liberamente possibile. Di fatto metà disco è stato concepito come solista, e io mi sono dovuta adattare alle idee già nate. Dopo l'inizio della collaborazione, abbiamo iniziato a confrontarci sulle stesure. In ogni caso Cri si occupa sempre delle composizioni, ed io di melodie e testi. La cosa curiosa è che prima di andare in studio ci siamo visti sì e no due volte!

Quando avete cominciato a scrivere i brani per 'Non Siamo Mai Stati'?
Cri: Ho iniziato a scrivere in solitaria i primi brani nel settembre 2017, finchè a ottobre ho conosciuto Sara e li abbiamo composti assieme. A fine novembre abbiamo iniziato le registrazioni.

Adesso che il disco è realtà, quando è differente dall'idea e dalla visione che avevate in mente prima di entrare in studio e registrarlo?
Cri e Sara: Molto, di fatto, dal momento in cui doveva essere un progetto di chitarra solista. L'inserimento di voce, melodie e arrangiamenti ha portato il disco ad un livello ancora più intimo e, in qualche modo, raffinato.

Come siete entrati in contatto con  Paolo Enrico Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi?
Sara: Paolo e Cri erano già amici da tempo, e Paolo si è proposto di scrivere un testo per uno dei brani dell'album (‘L'Ennesima Canzone Sul Tempo’). In breve tempo si è appassionato al progetto ed è nata la collaborazione, che ha portato alla produzione di tutto il disco.

Che tipologia di suoni desideravate ottenere? Vi siete ispirati a qualche album in particolare in termini di produzione?
Cri & Sara: Non avevamo un'idea precisa e non ci siamo ispirati a nessuno in particolare; in poco tempo, durante le registrazioni, abbiamo capito che alcuni brani necessitavano di un arrangiamento più ricco, che esaltasse maggiormente le linee.

Qual è stato il momento più eccitante delle sessioni di registrazione?
Cri: La fine! Vedere il progetto avere una forma e un'identità precisa è stata un'emozione decisamente forte.

Provate adesso a recensire 'Nei Suoi Passi' e 'L'Ennesima Canzone sul Tempo' per i nostri lettori..
NEI SUOI PASSI: appassionata e struggente, drammatica a tratti sia nelle liriche che nelle musiche.
L'ENNESIMA CANZONE SUL TEMPO: l'inesorabile ma affascinante scorrere del tempo, della vita, che salva o tradisce al tempo stesso.

Oltre che molto bella, Sara ha una voce fantastica. Qual è il suo background? Hai cantato anche in altri progetti prima di questo?
Sara:  Molto bella non esagererei! In ogni caso sì, ho fatto parte di molti progetti rock/grunge in passato, ma è la prima volta in cui mi cimento con una situazione così intima e delicata.

Anche in futuro pensate di mantenere questa dimensione acustica oppure dobbiamo attenderci un cambiamento radicale?
Cri: Dovrete e dovremo attendere il prossimo disco per saperlo: questo genere di cose non si riesce a deciderle a tavolino

Come pensate di promuovere l'album dal vivo?
Con un tour promozionale che partirà il 21 giugno e si protrarrà fino ad agosto. Noi due soli.