-Core
High Priestess
USA
Pubblicato il 22/05/2018 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto presentate la band con una breve biografia. Come vi siete formate? Quali erano le vostre ambizioni?
(Megan) Ci siamo formate nell’aprile del 2016 quando Mariana, basso e voce, si è messa in testa di dare vita ad un progetto basso-batteria psychedelic doom e di conseguenza ha cercato una batterista. A quel punto io e Katie, chitarra e voce, abbiamo mostrato interesse e nel giro di breve tempo stavamo già jammando insieme. Il nostro debutto è un inizio importante per le High Priestess. Non vediamo l’ora di partire in tour e diffondere la nostra musica nel mondo e abbiamo già delle idee per i futuri album.

Avete immediatamente definito il vostro stile psych-doom?
(Megan) L’idea iniziare era quella di scrivere musica heavy psych doom, sludge e stoner che nascesse da potenti jam. Presto abbiamo scoperto che quell’idea era come la cima di un iceberg che nascondeva una grande profondità e un bellissimo lago ghiacciato. Abbiamo aggiunto armonie bizzarre e assoli di chitarra blues sviluppando le canzoni in un’ottica dark, melodica, ipnotica e naturalmente psych doom.  

Suonavate in altre band prima d’adesso?
(Megan) Sì, suonavamo in altre band hard rock e cover band classic rock e ci siamo pure cimentate col pop punk russo. Oltre che nelle High Priestess suono in un duo sci-fi e horror psych rock e in un altro southern gothic. Mi piace un sacco cimentarmi con altri generi.
(Katie) La mia prima band è stata durante l’high school ed a quel punto non ho più smesso. Ho fatto parte di diverse formazioni prima di trasferirmi a Los Angeles e unirmi alle High Priestess. Tra queste gli Arcane Lore di Portland.  
(Mariana) Mi piaceva jammare con mio fratello ed un paio di amici, quando abitato in Portogallo, ma non era niente di serio.

Quali sono le vostre influenze principali?
(Megan) I Led Zeppelin di sicuro! John Bonham è IL batterista! La sua potenza ed il suo groove mi mandano fuori di testa. Era leggendario. Ho sentito Bill Ward dei Black Sabbath raccontare diverse storie di quando erano ragazzi. Sono cresciuta ascoltando queste band ma anche Nirvana, Metallica e Black Label Society. Sono una grande fan di Zakk Wylde.
(Katie) Da teenager ascoltavo Pink Floyd, Led Zeppelin, Black Sabbath e Jimi Hendrix. Amavo il livello di improvvisazione di Jimi Hendrix. Anche il songwriting diretto di John Lennon. Come chitarristi amo Tony Iommi e Frank Zappa e anche band del calibro di Pentagram, Candlemass, i primi Metallica, Acid King e Sleep.
(Mariana) I Sabbath naturalmente. Anche io sono cresciuta con Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Pink Floyd, CSNY, Procul Harum, Beatles… In seguito ho cominciato ad ascoltare King Crimson, Soundgarden, Hawkind, Alice In Chains, Frank Zappa, Sepultura, Therion, Captain Beefheart, Nile, Acid King, Atomic Rooster, Sleep ma come bassista la mia influenza principale rimane Al Cisneros degli OM.
 
Com’è la scena rock-metal a Los Angeles?  
(Megan) Sta crescendo. Non c’è più la nostalgia degli anni ‘80 e del Sunset Strip ma la passione è sempre enorme. Abbiamo tanti amici nella scena e ci sono dei posti in cui puoi ascoltare heavy doom.  
(Mariana) I Goatsnake sono grandiosi! Consiglio anche Behold!, The Monolith e Yidhra.
(Katie) Abbiamo suonato con grandi band come Sixes, Solar Haze, The Rare Breed, Garbeast, Salem’s Bend, Golithan e O’Zorn.  

Come siete entrate in contatto con Ripple Music? Quali sono le vostre band preferite in catalogo?
(Megan) Abbiamo registrato un demo “do it yourself” nella nostra sala prove e lo abbiamo caricato su BandCamp per vedere il riscontro. Mariana lo ha condiviso su un gruppo doom di Facebook e Christine della Tridroid Records lo ha a sua volta girato ad un amico che lavora per Ripple Music. Todd si è mostrato interessato e ci siamo incontrati allo Psycho Las Vegas 2017. E’ difficile scegliere ma Mothership, Devil To Pay, Salem’s Bend e Zed sono fantastiche!
(Katie) Alla fine il demo e l’album sono la stessa cosa! La sola differenza è che abbiamo registrato una versione più corta di ‘Despise’ in maniera da potere includere ‘Banshee’. Poi abbiamo mixato qualcosa in maniera diversa ma niente di enorme. Ripple Music voleva pubblicare il demo come primo album e anche noi abbiamo pensato fosse una bella idea. É minimale come registrazione ma non suona assolutamente come un demo.
 
Qual è il pezzo che rappresenta al meglio il suono delle High Priestess?
(Megan) Direi ‘Firefly’ o ‘Despise’. Amo l’equilibrio tra bellezza e horror ed il guitar work di Katie è stupendo.
(Katie) Anche io direi ‘Despise’ perché ha delle parti heavy ed altre più leggere e dinamiche con  voce sporca e armonie nate dall’improvvisazione. Tutti elementi che ci piace incorporare nel nostro suono.

Provate adesso a recensire ‘Firefly’ e ‘Mother Forgive Me’ per i nostri lettori..
(Megan) ‘Firefly’ è una sorta di battaglia del subconscio. Inizia come un sogno psichedelico, caldo e accogliente, e poi ti spezza il cuore con riff giganteschi e heavy groove. Raffigura una donna alla ricerca di risposte tra vita e morte. Essere o non essere. Urla il suo bisogno di scegliere un percorso e apre le braccia all’oscurità affermando “when I die don’t pray for me..”. E’ il mio verso preferito dell’album e il pezzo più lungo in scaletta.  
‘Mother Forgive Me’ è ambientata in un mondo post-apocalittico pieno di morte e distruzione in balia del genere umano. Un manifesto di ignoranza legato a certe credenze religiose occidentali.  

Chi si è occupato dell’artwork?
(Megan) Lo abbiamo commissionato a Caitlin Mattisson fornendole alcune basi di ispirazione. Si basa sulla carta dei tarocchi e sulle fasei lunari. Ogni membro della band è collegato ad una fase lunare specifica e ciò rappresenta l’individualità, la forza e la connessione tra di noi. Sono cresciuta con i dinosauri e adoro gli pterodattili!

Qual è il vostro rapporto con la religione?
(Megan) Nessuna di noi è iscritta a qualche religione o tradizione teistica ma ci piace fare pratica con vari insegnamenti riguardanti l’occulto.

Come pensate di promuovere l’album? Siete mai state in Italia?
(Megan) Assieme ai Salem’s Bend suoneremo in Nord America e in Canada. Il 12 giugno ci sarà il release party dell’album al The Viper Room di Los Angeles. Poi ripartiremo con Ape Machine, Slow Season e Zed. Non siamo mai state dalle vostre parti ma ci piacerebbe molto.
(Katie) Invitateci!
(Mariana) Sarebbe bellissimo dividere il palco con gli Ufomammut o con i Sonic Wolves!
 

High Priestess
From USA

Discography
High Priestess (2018)