-Core
We Dream Alone
Svezia
Pubblicato il 16/04/2018 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto direi di presentare la band con un breve commento sui tre full length pubblicati fino adesso..
Siamo originari dell’area di Göteborg e cinque anni fa abbiamo pubblicato il nostro debutto, intitolato ‘Endure’ e composto durante serate trascorse in sala prove concentrandoci su un suono heavy, puro e crudo. Registrammo la batteria nella nostra stanzina ed il resto da un amico. Con il successivo ‘Weightless, But Still Sinking’ cercammo di incorporare influenze provenienti da sfere differenti dal metal e di dare più spazio a testi e parti vocali. Affittammo uno studio per registrare le parti di batteria mentre il resto venne registrato in sala prove. In pratica l’opporto di ‘Endure’. Con ‘ÆTHER’ abbiamo voluto sperimentare di più, provando nuovi toni di basso e chitarra in un paio di canzoni. Il songwriting è risultato un mix tra i primi due album e stavolta abbiamo registrato tutto in uno studio professionale.  

Vi piace il termine blackgaze?
Sì, perchè no… suona figo...

Quali sono le vostre icone new wave?
Quando parliamo di New Wave Of Gothenburg Metal ci riferiamo più alla scena nella sua interezza anche se ovviamente band come At The Gates e In Flames hanno fatto la storia. In termini di ispirazione citerei anche Cult Of Luna e Mastodon. Per quanto concerne invece gruppi promettenti ti consiglio di ascoltare God Mother, This Gift Is A Curse e Moloken.

Cosa desideravate cambiare o migliorare dopo il secondo album?
Non volevamo pubblicare lo stesso album per la seconda volta. C’è una sostanziale differenza con gli altri due full length. Il primo ci è servito per mostrare un’identità sonora ed essere riconosciuti. ‘Weightless, But Still Sinking’ possedeva un’anima più sludge e post metal e invece stavolta abbiamo optato per pezzi più elaborati come ‘Entombed In Silence’ in grado di combinare influenze death e black con un approccio melodico singolare. ‘Celestial’ e ‘Cald In Black’ sono ancora più dirette. ‘The Void’ è caratterizzata da un grande guitar work e uno splendido assolo.
 
Dove avete registrato ‘ÆTHER’? É stato un processo complicato?
Lo studio si chiama HoboRec ed è di proprietà di Ulf Blomberg, una persona con cui è molto facile lavorare e che possiede un grande istinto. Dopo due album praticamente do-it-yourself avevamo bisogno di concentrarci esclusivamente sulla performance e lasciare ad un’altra persona il fattore tecnico. Per noi lavorare con Ulf, che non è solo un ingegnere del suono ma anche un musicista in grado di produrre ottimi suggerimenti, è stata una grande opportunità e ci ha convinto di avere la possibilità di pubblicare il nostro migliore lavoro di sempre. Abbiamo fatto le valigie e siamo stati in studio per una settimana. Qualche intoppo c’è stato, a volte abbiamo fatto tardi la notte, ma in questo modo abbiamo potuto curare le dinamiche come mai in precedenza. Ascoltando adesso il prodotto finale n’è valsa la pena assolutamente.

Si è occupato lui di produzione e mixaggio? Vi siete ispirati a qualche album nello specifico?
Sì, ha fatto tutto lui e siamo estremamente soddisfatti di come suona ‘ÆTHER’. Il mastering invece è stato seguito da  Karl Daniel Lidén. Non abbiamo seguito dei template particolari, volevamo registrare quello che era nelle nostre corde e ottenere un suono unico con le chitarre, la batteria e gli amplificatori che usiamo di solito.

C’è un concept dietro alle liriche?
‘ÆTHER’ non è un concept ma ci sono alcuni temi ricorrenti nella nostra discografia come la corruzione, il tradimento e l’avidità. Con questo album abbiamo cercato di progredire anche sotto questo punto di vista. ‘It’s A Lie Till The Day We Die’ e ‘The Yearning’ pongono questioni esistenziali sul genere umano e la vita stessa. ‘Celestial’ è una sorta di confessione d’amore mentre ‘All That We Were’ segue un approccio totalmente diverso. In questo caso le liriche fanno riferimento ad una serie televisiva tornata sugli schermi l’anno scorso. Ci sono riferimenti che presi singolarmente possono non avere molto senso ma nella loro interezza sono facilmente riconducibili a quella serie. Non sarà difficile capire di cosa stiamo parlando..
 
Invece cosa puoi dirci dell’artwork di Jonas Holmberg?
Jonas ha ricevuto l’album ed i testi. Questa era la sfida. Abbiamo lasciato a lui completa libertà e ci piace l’idea di non caricare altre persone di alcun peso e vedere che tipo di interpretazione può scaturire dal loro lavoro.

Provate adesso a recensire ‘I Would Destroy Myself For You’ e ‘Entombed In Silence’..
‘I Would Destroy Myself For You’ - I Deafhaven ancora più sludge. Blast beat, groove assurdi e chitarre down-tuned. Le parti vocali narrano la storia di una persona che ruba energia ad un’altra man mano che questa confessa il suo affetto.  
‘Entombed In Silence’ -  Una perfetta live track, heavy, piena di cambi di ritmo e creatività. Puoi trovarci influenze di Mastodon e Iron Maiden. Abbiamo cercato di esplorare il più possibile le nostre abilità individuali ed il testo, che parla di panico e depressione, si adatta alla perfezione alla musica.

Quali sono le altre tracce chiave dell’album a vostro parere?
‘Celestial’ e ‘Happiness’ sono i due singoli. Mi piace molto anche ‘It’s A Lie Till The Day We Die’ perché setta gli standard per tutto l’album.
 
State cercando un’etichetta o preferite rimanere indipendenti?
Dipende molto dal contratto che ci verrà proposto. Siamo indipendenti fin dall’inizio della nostra carriera e ci piace avere il controllo su tutte le operazioni. Chiaramente una buona etichetta ci permetterebbe di spingerci su un livello superiore. Siamo aperti a suggerimenti ma anche senza trovare nulla di adatto alle nostre esigenze continueremo a fare quello che amiamo.  

Qual è la vostra definizione di felicità?
È molto dura rispondere a questa domanda. Cambia nel corso della vita e dipende da quelli che sono i tuoi obiettivi al momento.  Dipende anche dalle persone con le quali cerchi di raggiungere la felicità. Per noi è qualcosa di reale ma c’è bisogno di allargare la prospettiva a qualcosa di più grande del successo o del denaro. L’aspetto più importante è essere onesti con sè stessi. Di sicuro uno dei nostri obiettivi è quello di visitare il vostro paese.

 

We Dream Alone
From Svezia

Discography
Æther 2018
Weightless, But Still Sinking 2015
Endure 2013