-Core
Blackwülf
USA
Pubblicato il 16/03/2018 da Lorenzo Becciani

Perché Blackwülf?
Se fossi il tipo di persona a cui piace il tiro marziale della vecchia scuola, allora probabilmente anche troveresti nomi del genere. I nostri concerti sono solitamente potenti e ricchi di blast beat, riff aggressivi e groove heavy. Per band come la nostra, la missione è quella di mostrare rispetto per i maestri dell’heavy rock e spingere i giovani ad ascoltare chi è venuto prima di noi ovvero musicisti, veramente hardcore, che sono riusciti ad ottenere suoni spaventosi chiusi in piccole stanze e con scarsa strumentazione a disposizione. Una sorta di chiamata alle armi.

Com’è la scena di Oakland? Quali sono i gruppi migliori attualmente?
Florida! C’è una grande comunità di gruppi e etichette che lavorano insieme per mantenere viva la scena heavy. Siamo fortunati di essere sotto contratto con Ripple Music che ha nel suo roster realtà locali come War Cloud, The Watchers e Zed. Inoltre far parte della scena di Oakland e in generale della Bay Area ci permette di suonare con tanti gruppi internazionali.
 
Quali erano i vostri obiettivi quando avete cominciato? Quanto sono cambiati adesso che ‘Sinister Sides’ è nei negozi?
I nostri obiettivi sono rimasti costanti, cerchiamo di ottenere quel tipo di groove heavy metal che ci piace e che ci ha sempre ispirati. Siamo amici da tanti anni e lavoriamo come fratelli cercando di spendere il nostro tempo nel migliore modo possibile. Siamo impressionati dal fatto che il nostro sound stia ottenendo così tanta esposizione e questo ci ripaga di tante nottate insonni, dei lunghi viaggi e del tempo trascorso lontani dalle famiglie. È un’avventura fantastica e devi avere dei guerrieri su cui contare per potere farcela.

Prova adesso a lasciare un commento su ogni full lenght che avete pubblicato sottolineando le differenze in termini di produzione e songwriting...
‘Sinister Sides’ rappresenta l’evoluzione musicale dei Blackwülf mentre ‘Mind Traveler’ è stato il disco che ci ha permesso di presentare il nostro sound e ‘Oblivion Cycle’ quello che ci ha formalmente introdotti nell’universo musicale. Credo che ‘Sinister Sides’ sia più rifinito rispetto agli altri lavori, parte dalle idee e dai suoni di ‘Mind Traveler’ e li evolve in un’ottica riff-centrica tentando di elevarle in canzoni più formali e passaggi musicali estesi. È anche la prima registrazione in cui compare un chitarrista ospite, in questo caso Geof O’Keefe dei Pentagram. La sua performance in tre pezzi del disco è fenomenale.
 
Dove avete registrato l’album?
Anche stavolta ai Trakworx di Justin Weis. I suoi suggerimenti, dalle registrazioni al mastering, sono di prima categoria anche se poi le decisioni finali sulla produzione spettano alla band. Justin ha supervisionato le sessioni e ci ha aiutato a manifestare quello che avevamo nelle nostre menti malate. Collettivamente, siamo riusciti a portare al termine il programma. Il risultato finale è un mix di tutto quello che caratterizza la band nel modo più autentico ovvero heavy riff, pezzi melodici e jam psichedeliche oscure. Spendiamo un sacco di tempo ponderando gli step successivi e l’equilibrio tra luce e buio, tra pezzi veloci e lenti.

Avete utilizzato della strumentazione particolare? Siete dei freak del vintage?
Usiamo la solita di quando suoniamo dal vivo dalle nostre parti. Nell’ultimo disco abbiamo deciso di muoverci alla vecchia maniera usando amp tubes, strumenti sporchi e sudati e tape analogici da due pollici. Cerchiamo di rendere il sound più profondo possibile e abbiamo le nostre armi preferite per realizzare l’obiettivo. Tra le chitarre che ho usato ci sono:  Gibson SG Standard, ’72 Gibson ES 335 per le parti ritmiche, Fender Jazzmaster, Martin 12 string acoustic, Gibson Memphis ES 335, e una Gibson Firebird. Come amp tubes: Laney, Orange e Fender. Scott ha registrato con un basso Fender Precision e il suo Ampeg SVT.

Come nascono le canzoni?
Di solito porto qualche riff al resto della band e cerchiamo di sviluppare insieme la visione che abbiamo in mente. Spesso le canzoni nascono da un’idea o da un feeling. In questo caso abbiamo usato dei temi più ampi e ci siamo legati maggiormente ai testi che trattano dell’’agenda politica corrente e del il progressivo aumento del degrado umano col suo effetto tossico sulle relazioni tra persone.

L’artwork è magnifico. Chi lo ha creato?  
Abbiamo trovato questa fotografa/artista di San Francisco chiamata Ruby Ray. É una leggenda e ha documentato gran parte della scena punk locale, di Londra e New York negli anni ‘70 e ‘80. La sua collezione è semplicemente fenomenale e in questo momento sta seguendo un lavoro di frattali di computer che ci ha mandato fuori di testa. Abbiamo deciso di usare uno di quei disegni che ci ha dato il permesso di manipolare in maniera da creare l’artwork. É un’immagine intensa e potente, qualcosa che rimanda ad un trip. Una visione moderna dei trip che sono stati sempre legati a questo tipo di musica. Qualcosa di vecchio che è stato reso moderno.

Come è nata la collaborazione con Geof O’Keefe? Ha suonato in studio con voi?
È nata allo Psycho California Festival qualche anno fa quando Geof ha suonato con i Bedemon. Ho incontrato un’amica che aspettava di parlarci e tramite lei gli ho fatto ascoltare la nostra musica. Sei mesi dopo mi ha scritto un’email dicendo che aveva apprezzato il disco e chiedendo qualche copia. La parte più divertente della storia è che voleva scambiare alcuni dischi dei Pentagram con i nostri. In ogni caso siamo rimasti in contatto ed è nata una bella amicizia quindi ci è sembrato naturale invitarlo in studio per registrare alcune delle sue magie. É un grande chitarrista, un grande batterista ma soprattutto una grande persona.
 
Prova adesso a recensire ‘Gate Of Sorrow’ e ‘Blind To Fate’ per i nostri lettori..  
‘Gate Of Sorrow’ è l’opener dell’album, una canzone scritta dal nostro bassista Scott Peterson. Ha una linea di basso veramente dark e asciutta sulla quale Alex ha ritagliato lo spazio per delle liriche fantastiche e una performance vocale davvero blues. É un modo di introdurre lentamente l’ascoltatore alla tensione che si sprigionerà in seguito. Verso la fine ricorda The Hellacopters e Thin Lizzy ed è molto divertente da suonare. Il lato B dell’album si apre con ‘Blind To Fate’, una canzone suddivisa in tre parti che comincia con una serie di accordi malvagi e la voce di Alex per poi trasformarsi in un inno sabbathiano e poi terminare con una jam strumentale nella quale puoi trovare di tutto, dai Rush agli Allman Brothers.

Quali sono le vostre band preferite nel roster della Ripple Music?
Questa è la domanda più difficile. Todd Severin svolge un lavoro incredibile e riesce a trovare le migliori heavy band del pianeta! Prima ho nominato qualcuna della band originarie come noi della Bay Area e che faranno parte del Ripple Music Showcase alla prossima edizione di SXSW ma anche Mothership, Vokonis e Against The Grain sono valide. L’etichetta ci ha permesso di crescere e raggiungere un pubblico maggiore.

E i vostri tre album doom di tutti i tempi?
‘Holy Mountain’ degli Sleep, ‘Masters Of Reality’ dei Black Sabbath e ‘Relentless’ dei Pentagram.

Qual è il vostro lato sinistro peggiore?
Ti dico questo. Vieni con noi dopo uno show e potrai sperimentarlo di persona. Avremo tante da storie da raccontarti. È un viaggio selvaggio amico mio..

(parole di Pete Holmes)
 
 

Blackwülf
From USA

Discography
Mind Traveler 2014
Oblivion Cycle 2015
Sinister Sides 2018