-Core
In Vain
Norvegia
Pubblicato il 15/02/2018 da Lorenzo Becciani

La band è nata più di 10 anni fa. Quali erano i vostri obiettivi quando avete iniziato quest’avventura? Quanto sono mutati adesso che ‘Currents’ è realtà?
Quindici anni fa la nostra ambizione era semplicemente divertirci e scrivere buona musica. Questo è sempre il nostro obiettivo principale ma il seguito della band negli anni è cresciuto e adesso stiamo cercando di organizzare un tour fuori dall’Europa e suonare nei grandi festival.

Quali sono le vostre influenze principali?
Ascolto ogni tipo di musica, da quella melodica al metal estremo. Non ho mai preferito un genere piuttosto che un altro. Per me ci sono solo due tipi di musica ovvero quella buona e quella cattiva. Cerco originalità e unicità in ciò che ascolto e mi piacciono gli artisti che riescono a farsi distinguere immediatamente con il loro songwriting.

Prova adesso a commentare ogni full length pubblicato finora sottolineando l’evoluzione del songwriting e della produzione..
The Latter Rain – È stato il nostro primo album e ancora oggi molti fan lo considerano il loro preferito. Sono ancora orgoglioso di quei pezzi tra cui puoi trovare classici come ‘As I Wither’, ‘October’s Monody’ e ‘Det Rakner’. Eravamo giovani al momento di registrarlo. Non provavamo troppo e non ci preparammo in alcun modo prima di entrare in stuidio. Alla fine il risultato fu potente ed ottenemmo delle ottime recensione. L’unico limite è legato alla produzione.
Mantra – Per quest’album ci preparammo molto di più. Testammo i pezzi in sala prove anche se non facemmo alcuna pre-produzione. L’album si apre con ‘Captivating Solitude’, un pezzo che suoniamo ancora molto spesso dal vivo. ‘Mantra’ possiede un’aura dark e pezzi più lenti rispetto al debutto.
Ænigma -  Questo è il primo album per il quale abbiamo fatto una pre-produzione importante prima di entrare in studio. Ci ha aiutati molto soprattutto per quanto concerne gli arrangiamenti vocali. Credo che su ‘Ænigma’ siamo riusciti ad ottimizzare al meglio la combinazione tra stili e le critiche sono state importanti. Per la prima volta la produzione è allo stesso livello della qualità dei pezzi.
Currents – Il nostro ultimo album suona più organico rispetto a ‘Ænigma’. Ancora una volta offriamo un range piuttosto vario di pezzi capaci di distinguersi da soli e che, a nostro parere, possiedono longevità.  
 
Cosa volevate cambiare o migliorare dopo ‘Ænigma’?
Siamo totalmente soddisfatti del nostro terzo album. Abbiamo semplicemente cercato di focalizzarci sul songwriting. Alcuni pezzi sono risultati più corti rispetto ai soliti 7-8 minuti con 15-20 riff differenti.  

L’artwork di Costin Chioreanu è magnifico. L’immagine è legata al concept dell’album? Puoi darci qualche dettaglio in più?
Ha fatto un lavoro fantastico, sia con l’artwork sia con il lyric video di ‘Seekers Of The Truth’. L’originalità ed il feeling oscuro e epico della cover si adatta alla perfezione alla musica proposta. Avevamo un’idea molto chiara di come avrebbe dovuto essere la copertina e Costin Chioreanu ha rispettato la nostra visione con un’idea brillante. L’onda migratoria delle persone rispecchia sia la storia che gli eventi attuali e riflette il titolo dell’album ed alcuni temi trattati nelle liriche. In generale non desideriamo trasmettere un messaggio in particolare. Siamo semplicemente sei ragazzi che amano suonare assieme e ci focalizziamo solo sulla musica. Detto questo, ci piace scrivere testi interessanti e pieni di significato anche per staccarci dai tipici cliché del metal.

Com’è stato lavorare con Jens Bogren? Avete richiesto un suono particolare?
É bello lavorare con lui. Il suo giudizio è stato ancora una volta molto importante. É un personaggio estremamente occupato con il suo studio che è prenotato tutto l’anno ed in certi momenti del processo abbiamo notato che era sotto pressione. Come ti dicevo prima volevamo un suono più organico. Thomas Wang, agli Urban Sound Studios di Oslo, ha svolto un lavoro memorabile nella registrazione delle parti di batteria. Il momento più eccitante del processo è stato comunque la pre-produzione e nello specifico quando abbiamo trovato le giuste parti vocali per certi pezzi.

Recensisci ‘Blood We Shed’ e ‘Origin’ per i nostri lettori..
‘Blood We Shed’ è un pezzo death che incorpora elementi prog ed un Hammond. C’è anche una parte a cappella ed il coro è molto catchy. Le liriche parlano dei sacrifici, delle turbolenze e delle difficoltà che incontri nel far parte di una band. Ci sono molti e bassi. ‘Origin’ è un pezzo più bilanciato con un sacco di cambi di tempo. Il drum beat e la melodia di chitarra rappresetano un marchio importante e si ripetono per quasi tutta la durata.
 
Come scrivete i vostri pezzi?
Per me il songwriting è una questione di duro lavoro e perseveranza. Quando scrivo qualcosa mi occupo di tutti gli strumenti, lavoro all’arrangiamento di batteria, voce, basso e chitarre. Non saprei dirti se stavolta il processo sia stato più o meno facile rispetto al passato ma ci sono dei pezzi che mi hanno impegnato duramente. Di solito faccio più versioni di ogni pezzo, con piccoli cambiamenti e improvvisazioni. ‘Origin’ è uno di questi pezzi. La sezione strumentale di ‘Soul Adventurer’ mi è piaciuta fin da subito ma è stato complicato aggiungerci le voci.  Alla fine ha funzionato con parti pulite. Qualcosa di totalmente nuovo per noi.

Come sono nate le collaborazioni con Matt Heafy, Kristian Wikstøl e Simen Høgdal Pedersen?
Abbiamo un account Twitter che usiamo ogni tanto. Matt Heafy dei Trivium aveva postato qualcosa su ‘Ænigma’ e così siamo entrati in contatto. Ci siamo scritti per diversi anni ed alla fine ci è sembrato naturale chiedergli di partecipare come ospite. Kristian è il nostro vecchio bassista e fa parte della famiglia. Le sue parti hardcore sono grandiose e aveva già cantato su ‘Sombre Fall, Burdened Winter’ di ‘Mantra’ e su altri pezzi degli In Vain. Simen è un altro amico da tempo e un ottimo cantante. Sapevamo che la sua voce si sarebbe adattata alla perfezione.
 
Sbaglio o ho percepito l’influenza degli Amorphis?
Onestamente non li conosco molto ma Andreas li adora.  
 
Cosa hai ascoltato di buono recentemente?
Il nuovo album dei Drottnar. Black metal norvegese estremamente tecnico che raccomando a tutti.
 
(parole di Johnar Håland)

In Vain
From Norvegia

Discography
The Latter Rain (2007)
Mantra (2010)
Ænigma (2013)
Currents (2018)