-Core
Satyricon
Norvegia
Pubblicato il 13/10/2017 da Lorenzo Becciani

Non rilasciate tante interviste e non è facile parlare con voi. Come sempre però ‘Deep Calleth Upon Deep’ mostra un grande sforzo creativo. Quali erano le vostre ambizioni quando avete iniziato a scrivere il nuovo materiale?
Stiamo diventando sempre meno formali. L’obiettivo era quello di realizzare un album incredibile che potesse spiccare nella discografia. All’inizio della nostra avventura avevamo delle ambizioni più specifiche ma l’idea è stata sempre quella di evolverci e pubblicare album diversi tra loro. Adesso siamo più tranquilli e facciamo di tutto per non risultare obsoleti. ‘Deep Calleth Upon Deep’ è uno dei nostri album più dinamici e organici, diverso da tutto ciò che abbiamo pubblicato in precedenza, più arioso vocalmente e più orientato verso la dimensione live. La gente si aspetta molto da noi e questo ci spinge a creare musica ispirata e ricca di sfide.

Hai detto bene. L’album suona parecchio differente da tutto ciò che avete pubblicato in precedenza. In cosa credi che sia stata la maggiore progressione stavolta?
In generale ‘Satyricon’ è stata un’esperienza formativa. Abbiamo messo il cuore e l’anima per scrivere il materiale migliore possibile. Il processo è stato molto lungo. Abbiamo iniziato tre anni fa, sono successe tante cose nel mezzo e sessioni di prove molto intense tramite le quali abbiamo sviluppato le canzoni. Ad un certo punto il materiale è mutato molto e ha preso una direzione sonora precisa.

Le registrazioni come si sono svolte?
Abbiamo registrato in un paio di studi ad Oslo e poi l’album è stato mixato a Vancouver da Mike Fraser. La lista dei produttori era piuttosto lunga e lui ci è sembrata la migliore alternativa dopo avere discusso con tutti. Ha uno spirito rock e si è divertito a lavorare ad un album non improntato solo sulla voce. Il risultato è stato un lavoro molto complesso tecnicamente ma allo stesso tempo diretto. Abbiamo cercato di rendere ogni canzone unica e trasportabile dal vivo senza problemi.

Siete rimasti soddisfatti dal feedback ricevuto da ‘Live At The Opera’ e dall’edizione rimasterizzata di ‘Nemesis Divina’?
Direi di sì ma siamo abbastanza scettici riguardo ai commenti della stampa o dei colleghi. È una questione controversa. C’è sempre qualche sospetto sulla buona fede di chi è chiamato a giudicare la tua musica.

Chi è ‘The Ghost Of Rome’?
Satyr potrebbe sicuramente dirti meglio. É lo spirito della canzone ma non è necessariamente legato ad un luogo specifico. Registrare il pezzo è stato elettrico e magico. Credo che sia uno dei momenti che rappresenta al meglio la nostra evoluzione. Non eravamo mai stati così melodici.

‘Midnight Serpent’ è invece un pezzo decisamente black. Quasi un ritorno alle origini..
Abbiamo deciso di posizionare il pezzo all’inizio della scaletta per spiazzare l’ascoltatore e non dare alcun punto di riferimento. Chi è abituato ai dischi dei Satyricon lo considererà un ritorno al passato e poi verrà sospreso dai pezzi successivi. Chi invece ci ascolta per la prima volta o ha un background differente rimarrà dilaniato. Ci diverte alimentare emozioni violente.

Come è nato il contratto con Napalm Records?
In maniera molto semplice. Ci hanno fatto un’offerta giusta e hanno dimostrato di credere in quello che facciamo. Piuttosto raro in questo periodo. L’industria musicale sta cambiando e con essa sta cambiando la modalità con cui le persone consumano la musica.

Cosa provi ascoltando ‘Dark Medieval Times’ e ‘Shadowthrone’?
Bisogna andare avanti musicalmente. Trovare il proprio suono e un’identità. Siamo consapevoli che esistono tante persone conservative che non accettano alcun cambiamento ma non ce ne curiamo. La musica si evolve esattamente come un organismo vivente. Lo spirito con cui suoniamo e ascoltiamo black metal oggi è del tutto differente da quello degli anni novanta. In giro c’è così tanta mediocrità, standard e convenzioni che rendono il mercato vano e poco focalizzato. Noi vogliamo distinguerci sempre e comunque.

(parole di Frost)

 

Satyricon
From Norvegia

Discography
1994 Dark Medieval Times
1995 The Shadowthrone
1997 Nemesis Divina
1997 Megiddo
1999 Rebel Extravaganza
2003 Volcano
2006 Now, Diabolical
2008 My Skin Is Cold
2008 The Age Of Nero
2013 Satyricon
2017 Deep Calleth Upon Deep