-Core
Fight The Fight
Norvegia
Pubblicato il 22/08/2017 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto vorrei che presentassi la band ai nostri lettori..
Lo faccio molto volentieri. I Fight The Fight sono una band nuova ma solo perché abbiamo cambiato nome da poco. In realtà abbiamo suonato molto come Oslo Faenskap ma senza pubblicare album. In questi anni abbiamo supportato dal vivo band come Avenged Sevenfold, The Black Dahlia Murder e Satyricon ed è grazie a questi ultimi se abbiamo stipulato un contratto con Indie Recordings e di conseguenza registrato e pubblicato il nostro debutto omonimo. Potete trovarci elementi di rock, metal, black e punk ma soprattutto l’entusiasmo che avevamo al momento di iniziare a suonare e che adesso è ancora più vivo. Pensiamo di essere destinati a grandi cose e l’album lo dimostra.

Siete coinvolti in altre band al momento?
Siamo focalizzati al cento per cento su questo progetto. Siamo estremamente perfezionisti quando si tratta della band e non ci sarebbe tempo per altro.

Quali sono le vostre influenze base?
Proveniamo da diverse aree della capitale quindi siamo influenzati da un po' tutto quello che va dall’hip hop al metal. Se dovessi citare delle band direi Avenged Sevelfold, Bring Me The Horizon e naturalmente AC/DC ma anche artisti totalmente diversi come Eminem o 2 Pac, soprattutto per quanto riguarda l’approccio lirico.

Com’è la scena musicale dalle vostre parti in questo periodo?
In Norvegia ci sono tante ottime band ma più che altro pop. Di rock abbiamo solo i Kvelertak e poco altro. Di recente a Oslo sta emergendo una grande metalcore band. Si chiamano Turn The Tables e andranno lontano.

Qual era la vostra visione prima di scrivere le tracce dell’album?
É difficile rispondere a questa domanda perché alcune tracce sono state provate per la prima volta tre anni fa e poi registrate e cambiate più volte.

Per chi non avesse mai ascoltato niente dei Fight The Fight come descriveresti la vostra musica in sole tre parole?
Super fucking epic.

Quanto è difficile bilanciare elementi rock, punk e metal senza perdere in freschezza e spontaneità?
Credo che il songwriting sia una reazione a quello che ti dicevo prima ovvero che ascoltiamo diversi tipi di musica e ci viene naturale mischiarli insieme. É come se fossimo tre band a suonare nello stesso momento e questo è stato il nostro obiettivo fin dall’inizio.

Vi siete ispirati a qualche album in particolare per la produzione?
Non direi ma siamo stati seguiti da un genio come Stamos Koliousis che ci ha dato numerosi consigli. Anche i suggerimenti di Agnete Kjølsrud, che si è occupata delle backing vocals, sono stati importanti.

Quali sono le vostre dipendenze preferite?
Sex, drugs & rock n’ roll in questo preciso ordine..

Prova adesso a recensire ‘The Other Side’ e ‘My Emperor’ per i nostri lettori..
‘The Other Side’ è la canzone di cui siamo più orgogliosi di tutto l’album perché mostra il nostro talento in un modo che non avevamo mai utilizzato prima. Ci sono parti pulite di voce e chitarra e il sound è gigantesco. In tanti potrebbero connettersi al pezzo grazie al testo. ‘My Emperor’ invece è un pezzo maledettamente brutale.

Sapete che tutti penseranno agli Emperor vero…
Sì certamente!

Cos’hai ascoltato di recente che ti ha colpito?
L’ultimo album dei Metallica. Lo sto ascoltando a ripetizione. É semplicemente fantastico. Non vedo l’ora di ascoltare anche il nuovo lavoro dei Satyricon. ‘Now, Diabolical’ è stato il primo cd che ho acquistato in vita mia.

Com’è nato il tuo soprannome?
Diciamo che ero un ragazzino vivace. Mia zia vive in Germania e mi ha conosciuto a tre anni. Ero talmente agitato che mi ha chiamato così.

Cosa puoi dirci prima di salutarci?
Abbiamo appena registrato il video di ‘Fight The Fight’ con Kyrre H. Larsen che in passato ha curato il video di ‘I Won’t Forget’ degli Shining. Come band abbiamo aperto un bar a Oslo chiamato Aelva. Se volete venirci a trovare siete i benvenuti.

(parole di Amok)

Fight The Fight
From Norvegia

Discography
Fight The Fight (2017)