-Core
Immolation
USA
Pubblicato il 21/08/2017 da Lorenzo Becciani

Come hai cominciato col growl e quali sono i tuoi growler preferiti?
In realtà dovevo essere solo il bassista della band e mi venne imposto di cantare solo due settimane prima del nostro debutto dal vivo. Non seguo tecniche particolari anche se chiaramente nel corso degli anni ho cercato di migliorarmi. Il segreto è quello di articolare le liriche e di rendere il growl più profondo e heavy possibile. Adoro Chuck Schuldiner in ‘Scream Bloody Gore’ ma ho sempre amato anche George Fisher dei Cannibal Corpse, Jeff Becerra dei Possessed e Chris Gamble dei Goreaphobia.

In cosa ritieni che gli Immolation siano migliorati maggiormente negli ultimi anni?
Andiamo avanti con atteggiamento positivo, devozione nei confronti dei fan e cura di tutti i dettagli che riguardano il music business. Siamo ancora convinti che in questo tipo di musica ci sia del potenziale.

Come nascono le vostre canzoni?
Bob scrive tutta la musica e insieme lavoriamo alle liriche. É positivo avere un paio di punti di vista sugli argomenti che cerchiamo di trattare perché rende le cose più articolate e semplici da sviluppare. Per quanto riguarda l’ultimo album, avevamo diverse canzoni pronte da qualche mese ma Steve si è rotto l’anca in tre punti diversi quindi ha avuto bisogno di un sacco di tempo per riprendersi e impararle come si deve. Questo ha reso il processo più lungo ma siamo felici che ‘Atonement’ sia così

Cosa volevate cambiare dopo ‘Kingdom Of Conspiracy’?
‘Kingdom Of Conspiracy’ era un album più aggressivo e veloce. Avevamo ricevuto delle critiche sul suono di batteria e l’utilizzo di troppi trigger. Di conseguenza abbiamo cercato un suono di batteria meno meccanico. Ci abbiamo speso tempo e credo che il risultato sia ottimo. Anche su ‘Atonement’ ci sono numerosi layer di chitarra e mixarlo non è stato semplice.

C’è un concept particolare dietro le liriche?
Le canzoni narrano storie diverse anche se il tema principale è la manipolazione che subiamo da parte religioni organizzate. Questo genera un’oscurità globale.

Ricordo quando uscì ‘Unholy Cult’ e ci furono un po' di polemiche sulla band. É cambiato da quel periodo il vostro atteggiamento verso la censura e gli estremismi religiosi?
Sono da sempre ateo. Forse in quel caso andammo un po' oltre quello che era il nostro vero obiettivo. Di sicuro non ci interessa parlare di chiese bruciate. Come allora, anche adesso guardiamo ai motivi per cui l’umanità è avvilita.

Lo chiedo perché hai collaborato di recente con Karyn Crisis e Davide Tiso per Gospel Of The Witches. Un progetto decisamente spirituale..
Non li vedo da un po' ma sono orgoglioso di avere partecipato a quel progetto. Fu divertente togliersi per qualche tempo gli abiti che portiamo tutti i giorni. Le canzoni erano estremamente oscure e coese. Sono delle bellissime persone e credo ci sia già materiale per un altro disco. Speriamo quindi di riuscire a trovare il tempo per registrarlo.

Qual è la traccia che meglio rappresenta il nuovo sound degli Immolation?
È davvero difficile scegliere. Direi che le prime tre tracce sono sicuramente un ottimo esempio di quello che la band cerca di mostrare dopo tanti anni ma anche ‘Above All’ è catchy e heavy come piace a me.

Qual è il vostro bestseller?
Direi ‘Dawn Of Possession’ perché è uscito in un momento in cui dischi vendevano ancora e il death metal era ancora piuttosto fresco come trend.

E invece il più sottovalutato?
Forse ‘Harnessing Ruin’ anche se ebbe delle ottime recensioni. Anche ‘Shadows In The Light’ non è stato compreso totalmente dai fan.

Siete stati su Roadrunner, Metal Blade, Listenable e adesso Nuclear Blast. Qual è stata la vostra esperienza con le label?
Devo dire che è sempre stata ottima. Quando firmammo con Roadrunner avevamo appena vent’anni non sapevamo nemmeno cosa attenderci. Nel tempo abbiamo costruito un grande rapporto con Monte Conner. Metal Blade credeva tantissimo in noi e siamo grati di tanto amore. Il death metal ha avuto alti e bassi ma siamo stati a contatto con persone che capivano di musica e con cui eravamo felici di collaborare. Per la grandezza della label Listenable ha fatto molto di più di quello che forse poteva. Laurent è sempre stato corretto con noi e adesso che siamo con Nuclear Blast posso dirti che ci sentiamo davvero a casa.

(parole di Ross Dolan)

Immolation
From USA

Discography
Dawn of Possession (1991)
Here in After (1996)
Failures for Gods (1999)
Close to a World Below (2000)
Unholy Cult (2002)
Harnessing Ruin (2005)
Shadows in the Light (2007)
Majesty and Decay (2010)
Kingdom of Conspiracy (2013)
Atonement (2017)
Acts Of God (2022)