-Core
Season Of Tears
Francia
Pubblicato il 23/03/2017 da Lorenzo Becciani

Quali sono le vostre influenze principali?
Ci piace ogni tipo di musica, dal jazz al rap, passando per l’elettronica, l’opera, ecc.. Ascoltiamo vari artisti e stili legati al metal e fondiamo tutte queste influenze per creare una musica heavy e ricca di spunti.

Che tipo di concept si cela dietro a ‘Homines Novi’?
L’album contiene riflessioni personali e storie che gravitano attorno allo stesso argomento ovvero la questione del posto dell’essere umano sulla terra e la sua responsabilità in un mondo che sta progredendo verso l’automazione e la degradazione ambientale. Parliamo anche degli attuali cambiamenti di attitudine e del desiderio di distruggere la corruzione imperante per costruire nuove basi.

Quanto tempo avete impiegato a completare il vostro primo full lenght?
É difficile stabilirlo perché alcuni pezzi erano già stati composti prima ancora che nascesse l’idea di pubblicare un album. Le registrazioni hanno necessitato tre settimane e abbiamo atteso qualche mese perché venissero completati mixaggio e mastering.

Dove avete registrato? Chi si è occupato della produzione?
Abbiamo registrato ai Licorne Rouge Studiodi Rennes con Ted Beauvarlet e Yon Vasseur mentre il mastering è stato effettuato ai Tower Studio da Brett Caldas-Lima, in passato al servizio di SepticFlesh e Devin Townsend. A livello di produzione ci siamo ispirati a ‘The Satanist’ dei Behemoth e ‘The Holographic Principle’ degli Epica. Volevamo un suono brutale ma allo stesso tempo naturale.

C’è un momento delle registrazioni che ricordate con particolare piacere?
Registrare il coro in alcune parti è stato davvero speciale perché ha davvero donato una nuova dimensione alle liriche. Siamo stati fortunati di avere un amico che ha suonato l’accordion in ‘Wanderland’ e ci siamo divertito molto quando abbiamo registrato le percussioni in ‘Desecrated’ e ‘Firewind’. Tutto il processo è stato comunque grandioso.

Come nascono le vostre canzoni?
I pezzi dell’album sono stati quasi tutti composti da Matt. Ha registrato i demo e le parti orchestrali poi abbiamo provato insieme e ognuno ha offerto il suo contributo. Volac per esempio ha aggiunto alcune parti elettroniche. Aggiungere il violoncello è stato inaspettato per noi ma volevamo un assolo folk in ‘Desecrated’ ed è venuto alla grande. Di sicuro in futuro troveremo più spazio per questo strumento.

Di recente avete pubblicato il lyric video di ‘The Second Cemetery’. Perché avete scelto proprio questo pezzo per presentare l’album? Quali sono altri passaggi chiave?
L’abbiamo scelto perché è catchy e contiene quasi tutti gli elementi base della nostra musica ovvero melodie, epicità, influenze black e death, coro, cantato femminile e maschile. ‘The Protocol Of Evolution’ è un altro passaggio chiave perché racconta una storia unica con cinque pezzi diversi tra loro.

Chi si è occupato dell’artwork?
Abbiamo fatto tutto da noi. É servita un’intera settimana ed abbiamo dovuto cercare materiale medico, sangue finto, organi, pillole e strumenti vari. Tutta una serie di fotografie divertenti scattate da Guillaume Boitel. La modella è stata sotto il trucco per cinque ore! Make-up e editing sono stati curati da Whisper’s cat. L’idea è legata ad un ribaltamento del processo del transumanesimo ed inserire organi umani in un robot umanoide invece di parti cibernetiche in un corpo umano.

Il movimento symphonic metal è sicuramente nutrito. Cosa pensate di offrire in più rispetto alla concorrenza?
Non ci sono tanti gruppi symphonic metal in Francia ma come dicevamo prima aggiungiamo diversi elementi alla nostra musica: influenze black e death, thrash, prog, opera, jazz, elettronica, ecc. Vogliamo veramente creare la musica più ricca possibile. Abbiamo anche delle atmosfere dark e bizzarre che ci distinguono, a nostro parere naturalmente, dal tipico clichè del genere.

Juliette è molto bella e talentuosa. Qual è il suo background? É coinvolta in altri progetti?
Lei, così come Lena e Matt, sono diplomate al conservatorio e hanno studiato opera e cantato rock. Non è coinvolta in altri progetti seri.

La religione gioca un ruolo particolare nella vostra arte?
Praticamente nessuno. Non siamo legati a credi religiosi anche se includiamo qualche riferimento nei nostri testi, ma sempre con empatia o ironia.

Ci sono altri gruppi underground francesi che meritano la nostra attenzione?
I Sekhmet sono nostri amici e abbiamo diviso con loro il palco varie volte. Anche Igorrr rappresenta una notevole fonte di ispirazione per vari membri.

Siete mai stati in Italia?
Ancora no ma speriamo di farlo presto. Avete dei gruppi grandiosi come Fleshgod Apocalypse e Nightland. Per il momento abbiamo degli show fissati in Francia.

Cos’è dissacrato per voi?
Tutto ciò che è privato del suo originale stato e valore. Nel contesto dell’album, ‘Desecrated’ parla dei danni che l’essere umano ha perpetuato alla terra nel nome dell’evoluzione.

Season Of Tears
From Francia

Discography
Homines Novi (2017)